ANTROPOLOGIA DEL MEDITERRANEO

Anno accademico 2018/2019 - 1° anno
Docente: Mara Benadusi
Crediti: 9
SSD: M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 171 di studio individuale, 54 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

La categoria antropologica di Mediterraneo tra continuità e rotture.
Dal paradigma di Onore e Vergogna al dibattito attuale sul processo di patrimonializzazione nel Mediterraneo.

Crisi ambientali, processi di industrializzazione e riconversione economica nel Mediterraneo


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e didattica interattiva. Si richiede allo studente di prepararsi alle lezioni studiando di volta in volta dai testi in programma.


Prerequisiti richiesti

E' richiesta una conoscenza manualistica dell'antropologia culturale.

Testo conisgliato: Engelke, M. Pensare come un antropologo, Roma, Einaudi, 2018


Frequenza lezioni

La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, ma è un requisito indispensabile per la partecipazione alle prove in itinere.


Contenuti del corso

Il Mediterraneo non è solo un mare: è un sistema di simboli, è un repertorio di miti, è un orizzonte dell’immaginario, almeno di quello Occidentale. Esiste quindi una cultura omogenea e distintiva del Mediterraneo in grado di distinguere quest’area da altre aree antropologiche? Partendo da questo interrogativo, si analizzerà la frattura esistente tra sguardi esterni e interni al Mediterraneo, una frattura che mette in luce i rischi legati a un processo di “orientalizzazione” delle culture e popolazioni del Mediterraneo. Nel corso saranno prese in esame anche un certo numero di monografie etnografiche, per vedere come vengono differentemente declinate le tematiche care alla ricerca antropologica nel settore: il costrutto culturale di “onore e vergogna”, il “familismo amorale”, le dinamiche di “clientelismo” e “patronage”, il tema della “segregazione sessuale”, i processi di “patrimonializzazione”. Gli studenti saranno sollecitati a individuare le modalità specifiche di costruzione del testo etnografico messe in atto dai singoli antropologi, le loro posture etnografiche, gli stili comunicativi e le politiche dell’identità legate all’esperienza di ricerca sul terreno. Nel cimentarsi nella lettura del testo prescelto, ai frequentanti sarà data la possibilità di aderire a gruppi di lavoro, che avranno il compito di presentare la monografia al resto della classe. Infine si approfondirà lo studio del Mediterraneo come luogo di frizioni tra forze che operano su scale diverse dell’agire sociale: locali, nazionali, transnazionali. Lo studente avrà modo di confrontarsi con studi e ricerche etnografiche che hanno per oggetto la relazione tra ambiente, sviluppo e capitale nei paesi mediterranei, la costruzione sociale del rischio e i dispositivi governamentali che ne conseguono, la de-industrializzazione e le sue conseguenze socio-culturali, occupazionali, economiche. Attraverso percorsi di lettura collettiva e la partecipazione a sessioni pratiche sul campo, si illustreranno sia questioni metodologiche, sia questioni di teoria antropologica legate al mutamento sociale e alle pratiche di resistenza o adattamento messe in atto dalle popolazioni locali. Un'attenzione particolare sarà dedicata ai contesti esposti agli effetti dell'industrializzazione petrolchimica nel Sud Italia. Gli studenti avranno la possibilità di prendere parte ad alcune lezioni di ricerca sul terreno, supervisionati dalla docente, che avranno luogo nei comuni afferenti al polo petrolchimico del Siracusano. Nel corso dei sopraluoghi si testeranno alcuni metodi e tecniche della ricerca etnografica.


Testi di riferimento

1. D. Albera, A. Blok, C. Bromberger, "Antropologia del Mediterraneo", Guerini e Associati, 2007 (pag. 7-91; pag. 309-342; e un saggio a scelta tra quelli inclusi nella parte II e III del libro).

2. Una a scelta tra le seguenti monografie:

  • E. De Martino, La terra del rimorso, Il saggiatore, 2002
  • A. Blok, La mafia di un villaggio siciliano, 1860-1960: imprenditori, contadini, violenti, Einaudi, 1986
  • L. Abu Lughod, Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina, Le Nuove Muse, 2007
  • B. Palumbo, Politiche dell'inquietudine. Passione, feste e poteri in Sicilia, Le lettere, 2009
  • J.C. Schneider, P.T. Schneider, Un destino reversibile. Mafia, antimafia e società civile a Palermo, Viella, 2009
  • Giovanni Pizza, Il tarantismo oggi. Antropologia, politica, cultura, Carocci, 2015

3. Una a scelta tra le seguenti monografie:

  • V. Alliegro, Il totem nero. Petrolio, sviluppo e conflitti in Basilicata, CISU, Roma, 2012
  • P. Saitta, Spazi e società a rischio. Ecologia, petrolio e mutamento a Gela, Think Thanks Edizioni, 2011
  • A. Ravenda, Carbone. Inquinamento industriale, salute e politica a Brindisi, Meltemi, 2018
  • S. Pontigia, Il bacino maledetto. disuguaglianza, marginalità e potere nella Tunisia postrivoluzionaria, Verona, Ombre Corte, 2017
  • I. Falconieri, Smottamenti. Disastri, politiche pubbliche e cambiamento sociale in un comune siciliano, 2017
  • T. India, Antropologia della deindustrializzazione. Il caso della FIAT di Termini Imerese, Firenze, EditPress, 2018
  • Un gruppo di letture fornite nel corso delle lezioni dalla docente (opzione riservata solo ai frequentanti).


Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Nascita e sviluppi dell'antropologia del MediterraneoD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, ''Antropologia del Mediterraneo'',  
2La categoria antropologica di mediterraneo tra continuità e rottureD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, "Antropologia del Mediterraneo",  
3Il paradigma di onore e vergognaD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, ''Antropologia del Mediterraneo'',  
4La segregazione sessuale femminileD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, ''Antropologia del Mediterraneo'',  
5Il concetto di familismo amoraleD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, ''Antropologia del Mediterraneo'',  
6Le nozioni di patronage e clientelismoD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, "Antropologia del Mediterraneo",  
7Antropologia, demologia, critica culturaleD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, ''Antropologia del Mediterraneo'',  
8Folklore, folklorizzazione, folklorismoD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, "Antropologia del Mediterraneo",  
9I concetti di "Orientalismo" e "oriente interno"D. Albera, A. Blok, C. Bromberger, "Antropologia del Mediterraneo",  
10I processi di patrimonializzazioneD. Albera, A. Blok, C. Bromberger, "Antropologia del Mediterraneo",  
11Dentro una monografia: il mediterraneo nell'analisi etnografica classica e contemporaneaMonografia a scelta 
12Panorami socio-economici del Mezzogiorno ItalianoMonografie a scelta 
13Ambiente, sviluppo, potere nel Mezzogiorno italianoMonografia a scelta 
14Industrializzazione e riconversione industriale in SiciliaMonografia a scelta e dispense 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame sarà orale. Agli studenti frequentatnti sara' possibile aderire ad alcune prove intermedie.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Quelle di seguito riportate sono solo alcune delle domande possibili.

  • Le ragioni che determinarono la nascita dell'Antropologia del Mediterraneo.
  • Le diverse fasi di sviluppo dell'Antropologia del Mediterraneo.
  • I padri fondatori della disciplina.
  • Il paradigma di onore e vergogna.
  • Le teorie sul familismo amorale.
  • Il clintelismo.
  • La spaccatura del settore di studi: ragioni e sviluppi.
  • I processi di patrimonializzazione nel Mediterraneo.
  • Demologia e folklore.
  • Sguardi interni ed esterni sul Mediterraneo: le ragioni di un mancato dialogo.
  • Il cocnetto di "Oriente interno".
  • Le critiche all'approccio "Meridionalista".
  • I nuovi temi dell'Antropologia del Mediterraneo.
  • Le problematiche sociali, ambientali ed economiche connesse ai processi di industrializzazione petrolchimica nel Sud Italia.