La Democrazia tra rischio e incertezza. Costituente e Costituito


“Democrazia costituente”: un filone di pensiero minoritario dalle origini moderne che diventa sempre più attuale. La democrazia non poteva esser data se non come “costituita”, mentre la potenza costituente ne rappresentava l’esterno irrazionale, il momento innovativo irriducibile all’ordinamento. Sempre di più, tuttavia, la democrazia costituita sembra aver concluso il suo ciclo, laddove appunto si apre l’evento della democrazia costituente, cioè di una presenza democratica, continua, irrappresentabile nelle vecchie forme, dinamica, creativa, nello sviluppo dei rapporti sociali e politici. La letteratura attorno a questi temi, vada essa sotto il nome di “repubblicanismo” oppure di “governance”, sia nella scienza politica che nella scienza giuridica, si sta moltiplicando a partire dalla riconsiderazione stessa della storia di un pensiero costituente in una dinamica istituzionale aperta del costituito. Questo ciclo di seminari confronterà voci, studi, ricerche intorno al nesso costituente/costituito nella sua immanenza e storicità, secondo una metodologia che tenga conto delle chiavi del conflitto e della sovranità come centrali di una lettura profonda della demodinamica. Un confronto tra la dimensione post-moderna e costruttiva di Foucault e di Deleuze, la radicale revisione del marxismo operata dai movimenti in Italia e in Germania dagli anni Settanta fino alla globalizzazione, l’intersezionalità dei femminismi, la dimensione storica e istituzionale delle dinamiche emancipatorie della Storia dell’Italia repubblicana.