POLITICAL AND INTERCULTURAL COMMUNICATION
Anno accademico 2025/2026 - Docente: DOUGLAS PONTONRisultati di apprendimento attesi
Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di:
• Analizzare il discorso economico e politico per individuare strategie retoriche e discorsive.
• Riconoscere e applicare concetti come ethos, pathos, logos, satira, eufemismo e ripetizione.
• Comprendere come le narrazioni economiche (globalizzazione, crisi, disuguaglianza) interagiscono con la persuasione politica.
• Valutare criticamente le performance retoriche di tradizioni storiche, attiviste e populiste.
• Presentare oralmente la propria ricerca indipendente.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Prerequisiti richiesti
Frequenza lezioni
Contenuti del corso
Programma (Italiano, versione sintetica per Smart_EDU)
Il corso è organizzato in due moduli complementari:
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Lingua ed economia globale – analizza il modo in cui il discorso economico costruisce fenomeni quali crisi finanziarie, globalizzazione, condizioni di lavoro, tecnologia e ambiente. Verranno letti e discussi testi selezionati (ad es. Small is Beautiful di Schumacher, la satira di Bird & Fortune, articoli su Amazon, Cina, Musk ed auto elettriche, e Goldsmith sul libero scambio).
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Retorica politica e persuasione – introduce gli strumenti dell’analisi retorica e li applica a discorsi politici classici e contemporanei (Lincoln, Churchill, Martin Luther King, Tony Benn, Greta Thunberg, Nigel Farage). L’attenzione sarà posta sulle strategie persuasive (ethos, pathos, logos, figure retoriche) e sul rapporto tra linguaggio e costruzione del consenso.
Il corso prevede inoltre lezioni introduttive su Orwell e Yes Minister, presentazioni studentesche e una prova in itinere.
Testi di riferimento
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Orwell, G. (1946). Politics and the English Language. Horizon | |
2 | Schumacher, E.F. (1973). Small is Beautiful: Economics as if People Mattered. Blond & Briggs. |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Criteri di valutazione e scala dei voti
In Italia, la valutazione degli esami avviene su una scala da 18/30 (minimo per superare) a 30/30 (massimo). Al voto massimo può essere aggiunta la lode, attribuita solo in caso di prestazioni particolarmente eccellenti. Non esiste un’equivalenza diretta con percentuali o GPA, ma si tratta di un sistema che va da “sufficiente” a “eccellente”, con una fascia di distinzione ulteriore.
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Insufficiente (0–17): lo studente non dimostra conoscenza sufficiente dei contenuti di base e/o non ha svolto il lavoro richiesto.
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18–20 (Sufficiente): conoscenza minima degli argomenti, capacità di applicazione molto limitata e difficoltà nell’elaborazione critica.
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21–24 (Discreto): padronanza adeguata dei temi del corso, esposizione semplice ma corretta, con necessità di guida frequente.
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25–27 (Buono): conoscenza solida, capacità di affrontare casi ed esercizi con autonomia, con qualche imprecisione minore.
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28–30 (Ottimo–Eccellente): conoscenza completa e approfondita, capacità autonoma di collegare temi e fonti, esposizione chiara e priva di errori rilevanti.
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30 e lode: prestazione di livello eccezionale, caratterizzata da originalità, rigore critico e padronanza pressoché totale dei contenuti.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Spieghi in che modo Orwell, in Politics and the English Language, collega la chiarezza del linguaggio alla qualità del pensiero politico.
Analizzi il discorso di Greta Thunberg alle Nazioni Unite, identificando strategie retoriche utilizzate per persuadere il pubblico.
Quali aspetti della globalizzazione emergono dal caso Amazon e come vengono rappresentati linguisticamente?
Confronti le strategie retoriche di Martin Luther King e Nigel Farage, evidenziando differenze e punti in comune.
In che senso il pensiero di Schumacher in Small is Beautiful costituisce una critica al modello economico dominante?