FILOSOFIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
Anno accademico 2025/2026 - Docente: NUNZIO ALI'Risultati di apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente avrà acquisito la capacità di comprendere i principali approcci filosofici alle relazioni internazionali – dal realismo al cosmopolitismo, fino alle prospettive critiche, femministe e postcoloniali – e di analizzare in chiave concettuale temi come sovranità, potere, giustizia globale, diritti umani, migrazioni e giustizia climatica. Sarà in grado di applicare tali strumenti teorici all’interpretazione di fenomeni politici contemporanei, formulando giudizi autonomi e argomentati sulle sfide etiche e normative della politica globale.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Prerequisiti richiesti
Frequenza lezioni
La frequenza non è obbligatoria ma altamente consigliata. Per essere inclusi nel gruppo Teams, si prega di inviare un'e-mail con il nome del corso.
Contenuti del corso
Il corso offrirà agli studenti gli strumenti per affrontare il dibattito contemporaneo su una serie di questioni centrali per le relazioni internazionali: dalla moralità nella e della guerra, alla giustizia delle pratiche e delle istituzioni internazionali che incidono sul benessere economico e sull’ambiente globale, al problema di se e come regolare i flussi migratori, ai diritti umani, alla relazione tra obblighi di solidarietà che abbiamo nei confronti dei nostri concittadini e quelli dovuti ai poveri del mondo. Considerate le nuove sfide e minacce che mettono in discussione il diritto internazionale e la pratica delle relazioni internazionali così come si sono affermati nel secondo dopoguerra, il corso si propone di offrire strumenti teorici e critici utili ad analizzarne le cause e ad elaborare strategie innovative per una riformulazione dei principi e dei valori normativi delle relazioni internazionali nel XXI secolo.
Testi di riferimento
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Introduzione: di cosa si occupa la filosofia delle relazioni internazionali | Beitz, Charles. R. 1999. Political Theory and International Relations. With a New Afterword by the Author, Princeton University Press, pp. 11-34 |
2 | Le relazioni internazionali aldilà dello stato di natura | Beitz, Charles. R. 1999. Political Theory and International Relations. With a New Afterword by the Author, Princeton University Press, pp. 35-50 |
3 | L’autonomia dello stato e le interferenze internazionali | Beitz, Charles. R. 1999. Political Theory and International Relations. With a New Afterword by the Author, Princeton University Press, pp. 50-66. Assegnazione delle presentazioni |
4 | Teoria ideale e utopia realistica in John Rawls | Rawls, John. 2001. Il diritto dei popoli, Edizioni di Comunità, pp. 15-41 |
5 | Le obiezioni del realismo all’approccio ideale | Sangiovanni, Andrea. 2008. Normative Political Theory: A Flight from Reality? In Political Thought and International Relations. Variations on a Realist Theme. Eds. Duncan Bell, Oxford University Press, chapter 12, pp 228-248. |
6 | La guerra e il diritto internazionale | Walzer, Michael. 2009. Guerre giuste e ingiuste. Un discorso morale con semplificazioni storiche. Editori Laterza, capitolo 4, pp. 65-94. |
7 | Le ragioni dell’intervento umanitario | Wheeler, Nicholas J. 2002. Saving Strangers: Humanitarian Intervention in International Society. Orford University Press, chapter 1, pp. 21-52 |
8 | Diritti umani e la centralità dello stato | Arendt, Hannah. 2009. Le origini del totalitarismo. Enaudi. Capitolo 9. |
9 | Il ruolo dei diritti umani nelle relazioni internazionali | Beitz, Charles. R. 2009. The Idea of Human Rights. Oxford University Press, capitolo 2, pp. 14-42 |
10 | Revisione di metà semestre. Discussione in classe. | Nessuna nuova lettura |
11 | Giustizia economica globale: una visione cosmopolita. | Pogge, Thomas, 2010. Povertà mondiale e diritti umani. Responsabilità e riforme cosmopolite. Editori Laterza, capitolo 4, pp. 113-143 |
12 | La lotta al colonialismo | Fanon, Frantz. 1962. I dannati della terra. Enaudi, capitolo 1. |
13 | Universalismo vs relativismo | Benhabib, Seyla. 2005. La rivendicazione dell'identità culturale. Eguaglianza e diversità nell'era globale. Il Mulino, capitolo 2. |
14 | L'approccio femminista alle relazioni internazionali | Enloe, Cynthia. 2014. Bananas, Beaches and Bases: Making Feminist Sense of International Politics. University of California Press, capitolo 7. |
15 | Cambiamento climatico e giustizia globale | Petroni, Lucas. 2025. “Every Climate Struggle is a Political Struggle: New Trends in Climate Justice”. Brazilian Political Science Review, 19 (2) e0005, pp. 1-26 |
16 | Cittadinanza e immigrazione | Carens, Joseph. 2023. Cosmopolitismo e immigrazione. In Democrazia, cosmopolitismo e Migrazioni, a cura di Flavia Monceri e Roberta Picardi, capitolo 1, pp. 10-40. |
17 | L’Unione Europea, tra confederazione e federazione | Habermas, Jürgen e Wolfgang Streeck. 2020. Oltre l'austerità. Disputa sull’Europa. Castelvecchi. Parte seconda |
18 | Il conflitto Israeliano-palestinese | - Sartre, Jean-Paul. 2015. L'antisemitismo. Riflessioni sulla questione ebraica. Editore SE, capitolo 1 - Pappé, Ilan, 2025. La fine di Israele.Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina. Fazi Editore. Prima parte. |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
In Italia, i risultati degli esami sono espressi in trentesimi: 18/30 rappresenta il voto minimo per superare la prova, mentre 30/30 è il massimo. Al voto più alto può essere aggiunta la lode (cum laude), riservata a prestazioni particolarmente eccellenti. Non esiste un’equivalenza diretta con percentuali, ma il sistema può essere inteso come un percorso che va da “sufficiente” a “eccellente”, con un livello ulteriore di distinzione.
Insufficiente (0–17): lo studente non dimostra conoscenza sufficiente dei contenuti di base e/o non ha svolto il lavoro richiesto.
18–20 (Sufficiente): conoscenza minima degli argomenti, capacità di applicazione molto limitata e difficoltà nell’elaborazione critica.
21–24 (Discreto): padronanza adeguata dei temi del corso, esposizione semplice ma corretta, con necessità di guida frequente.
25–27 (Buono): conoscenza solida, capacità di affrontare casi ed esercizi con autonomia, con qualche imprecisione minore.
28–30 (Ottimo–Eccellente): conoscenza completa e approfondita, capacità autonoma di collegare temi e fonti, esposizione chiara e priva di errori rilevanti.
30 e lode: prestazione di livello eccezionale, caratterizzata da originalità, rigore critico e padronanza pressoché totale dei contenuti.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
1. Realismo e teoria ideale: Quali sono i principali argomenti dei realisti contro l’approccio della teoria ideale nelle relazioni internazionali, e in che misura tali critiche mettono in discussione la possibilità di una filosofia normativa della politica globale?
2. Diritti umani: Quale ruolo occupa lo stato nella concezione dei diritti umani di Hannah Arendt?
3. Giustizia globale: Descrivi gli elementi principali della prospettiva cosmopolita di Thomas Pogge sul problema della giustizia economica globale.
4. Guerra giusta e intervento umanitario: In che cosa la teoria della “guerra giusta” di Michael Walzer si distingue dalle giustificazioni contemporanee dell’intervento umanitario, ad esempio in Nicholas Wheeler?
5. Sfide contemporanee: Quali sono i principali dilemmi normativi posti dal cambiamento climatico o dalle migrazioni globali e in che modo le diverse teorie filosofiche delle relazioni internazionali cercano di affrontarli?