Docufilm dal titolo “Falcone e Borsellino. Il fuoco della memoria

Martedì 11 febbraio, presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (Aula Magna, via Vittorio Emanuele, 49), alle ore 11.00, sarà proiettato il docufilm dal titolo “Falcone e Borsellino. Il fuoco della memoria”.
La proiezione sarà preceduta dai saluti del Direttore del Dipartimento, prof.ssa Pinella Di Gregorio, e della coordinatrice del Dottorato di Ricerca in Scienze Politiche, prof.ssa Stefania Mazzone.
Il docufilm fa parte del progetto “Officina UNIPA per la Legalità e il contrasto alle mafie” del Dems e del Dipartimento di Scienze Politiche e relazioni internazionali dell’Università di Palermo, e racconta i giorni che precedettero gli attentati di Capaci e via d’Amelio, nonché l’impegno e la vicenda di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Alla proiezione sarà presente l’autore del docufilm, prof. Nino Blando, dell’Università di Palermo.
L’evento è organizzato nell’ambito delle lezioni del Dottorato di Ricerca del DSPS.

Il docufilm.

Gli attentati di Capaci e via d’Amelio, per colpire Giovanni Falcone e l’amico e collega Paolo Borsellino, sono uno spartiacque della storia e una scossa nelle coscienze degli italiani.
Gustav Mahler suggerisce la considerazione che la memoria non è la custodia delle ceneri, ma la salvaguardia del fuoco.
Nel docufilm i due magistrati, quei giorni, quelle emozioni sono raccontate ai ragazzi di oggi da “chi c’era”. Infatti, questi giovani non hanno vissuto quei momenti, ma devono conservarne il fuoco.
In questo docufilm il fuoco della memoria è attinto dai familiari delle vittime, da magistrati, da giornalisti, da investigatori, registi e professori universitari.
Fiammetta Borsellino, terzogenita del magistrato ricorda di come, quasi per predestinazione lessicale, la sua splendida famiglia fosse un “pool familiare” che andava avanti “senza se e senza ma” al fianco del padre. E ancora il racconto di Piero Grasso, già Procuratore nazionale antimafia o la memoria di Giuseppe Di Lello, collega dei due magistrati e come loro nel “pool antimafia” palermitano. E l’emozionante racconto di Carmelo Canale, braccio destro di Paolo Borsellino.
Ai professori dell’Università di Palermo, Paola Maggio e Antonino Blando il compito di illuminare la figura del terzo magistrato vittima delle infami bombe, Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone, e spiegare il valore della storicizzazione delle memorie. Protagonisti di questo racconto sono anche coloro che hanno vissuto quei giorni da dietro un obiettivo come registi e fotoreporter: Aldo Sarullo regista, Vincenzo Traina, video-reporter e il fotoreporter Franco Lannino. Per la prima volta sugli schermi vedremo la borsa, in parte bruciata dall’onda di calore dell’esplosione, che era di Borsellino.

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