Il ruolo dei Consorzi di Tutela del vino

I consorzi di tutela sono regolati da una specifica normativa e devono essere considerati come dei veri e propri gruppi volontari e solidali di scopo, dove lo scopo è rappresentato dalla ricerca del benessere comune del territorio che rappresentano.

Ai consorzi di tutela riconosciuti ai sensi dell’art. 41 della legge 238/2016 (comparto vino), ed aventi una rappresentatività della compagine associativa di almeno il 40 per cento dei viticoltori e il 66 per cento della produzione certificata, sono attribuite specifiche funzioni che vanno al di là della promozione e della tutela della indicazione geografica che pur rappresentano le attività principali di un consorzio.

I consorzi riconosciuti dal Ministero hanno anche il compito di regolare e gestire l’evoluzione e la crescita della Denominazione di Origine di propria competenza. Le modifiche dei disciplinari di produzione, la limitazione delle rese, degli ettari rivendicati e dei metodi di produzione, rappresentano gli strumenti a disposizioni dei consorziati. La funzione di vigilanza nella fase del commercio, rappresenta un altro mezzo disponibile che si esplicita attraverso la collaborazione con l’Ispettorato Repressione Frodi territorialmente competente.

Il ruolo dei consorzi di tutela del vino sarà il tema di un incontro con il dott. Antonio Benanti e il dott. Maurizio Lunetta, rispettivamente Presidente e Direttore del Consorzio per la Tutela dei Vini Etna DOC, che si terrà giorno 17 dicembre nell’ambito dei seminari di Regional Economics. Verrà presentata l’esperienza dei consorzi di tutela del vino siciliani e analizzata la loro efficacia in termini di crescita della filiera vino e della competitività dei singoli produttori.