ANTROPOLOGIA DEL WELFARE

Anno accademico 2025/2026 - Docente: Mara BENADUSI

Risultati di apprendimento attesi

Attraverso un approccio integrato tra teoria e pratica, il corso intende formare professionisti consapevoli delle implicazioni culturali del lavoro sociale, capaci di operare con sensibilità, responsabilità e competenza nei contesti della cura e dell’inclusione. In particolare, il corso punta al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento:

  • Conoscenza e capacità di comprensione

    Al termine del corso, studenti e studentesse saranno in grado di dimostrare una solida conoscenza dei concetti fondamentali dell’antropologia culturale e di analizzarne criticamente la rilevanza e l’applicabilità nei contesti del lavoro sociale e delle politiche di welfare.
  • Conoscenze applicate
    Studenti e studentesse saranno in grado di applicare gli approcci teorici e gli strumenti metodologici dell’antropologia all’analisi di situazioni concrete nei servizi alla persona. In particolare, sapranno utilizzare il metodo dell’osservazione partecipante per interpretare le dimensioni morali, culturali e relazionali dei contesti di cura.
  • Autonomia di giudizio
    Il percorso formativo favorirà lo sviluppo del pensiero critico e della capacità di analisi autonoma. Studenti e studentesse saranno in grado di valutare in modo consapevole i contesti di intervento, riconoscendo la complessità delle relazioni di reciprocità e le implicazioni culturali connesse alla propria azione professionale.
  • Capacità comunicative
    Attraverso discussioni, esercitazioni e lavori di gruppo, studenti e studentesse svilupperanno la capacità di esprimere in modo chiaro, pertinente e riflessivo idee, analisi e argomentazioni, utilizzando un linguaggio adeguato ai contesti educativi e professionali del lavoro sociale.
  • Capacità di apprendere (imparare ad imparare)
    Il corso promuoverà un approccio attivo e collaborativo all’apprendimento, incoraggiando la capacità di proseguire autonomamente nel proprio percorso formativo e di adattarsi con flessibilità al lavoro di équipe e ai cambiamenti nelle organizzazioni del terzo settore.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Le lezioni saranno svolte alternando momenti di didattica frontale dedicati all'inquadramento delle tematiche teoriche e momenti di didattica interattiva, nelle quali la classe si confronterà con le letture in programma e con le metodologie di indagine antropologica, anche lavorando in gruppo e/o attraverso presentazioni, discussioni collettive e visite ai servizi territoriali.

Informazioni per studenti con disabilità e bisogni speciali: 
Per garantire pari opportunità, studenti e studentesse interessati/e possono richiedere un colloquio personale alla docente. Insieme, possiamo esplorare le modalità migliori per raggiungere gli obiettivi didattici. È anche possibile contattare la docente referente del CInAP (Centro per l’Inclusione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento.

Prerequisiti richiesti

Non ci sono prerequisiti richiesti. Il modo migliore di approcciare l'insegnamento è tenere la mente aperta e avere voglia di apprendere con gli altri. 

Frequenza lezioni

Il corso è progettato in uno stile seminariale, che incoraggia gli studenti a partecipare attivamente ai lavori in classe. Il contributo alle attività didattiche è fondamentale per arricchire l’esperienza di apprendimento e può influenzare positivamente il giudizio finale. La frequenza però non è obbligatoria per sostenere l'esame. 

Contenuti del corso

Questo corso offre un'introduzione coinvolgente all'antropologia del welfare, articolata in tre parti principali.

Prima parte: All'inizio del corso studenti e studentesse svilupperanno una comprensione analitica dei concetti fondamentali dell’antropologia, tra cui natura e cultura, identità e alterità, etnicità ed etnocentrismo, simboli e valori, potere e struttura sociale, rituali e processi di costruzione identitaria, famiglia e parentela. La docente introdurrà anche i principali approcci metodologici della disciplina e fornirà le competenze di base necessarie per condurre ricerche etnografiche sul campo.

Seconda parteParticolare attenzione sarà dedicata all’analisi antropologica del lavoro sociale e del mondo dei servizi, con un focus critico sui processi di cura e sulle relazioni di reciprocità che si instaurano nei contatti con persone fragili, in contesti formali e informali. In questa fase, la classe si immergerà nella lettura di alcune monografie etnografiche. Ci concentreremo su aree critiche come la salute pubblica, l'istruzione, le politiche di riabilitazione nelle carceri, l'educativa di strada, il recupero delle dipendenze e i servizi per i minori "a rischio". 

Terza parte
Il corso si concluderà con una serie di visite guidate presso realtà operative del terzo settore, offrendo alla classe l’opportunità di entrare in diretto contatto con professionisti della cura e operatori sociali. Queste esperienze sul campo favoriranno l’applicazione pratica e l’approfondimento delle conoscenze teoriche e metodologiche acquisite, attraverso osservazioni dirette e attività collaborative. Alla fine studenti e studentesse realizzeranno insieme una breve relazione scritta (sotto forma di project work), che permetterà di riflettere criticamente sull’esperienza vissuta, consolidando e arricchendo così il percorso formativo.

Testi di riferimento

A) Per la parte manualistica

  1. B. Miller, 2019, Antropologia culturale, Pearson, 2ª edizione (per i NON FREQUENTANTI: tutto il libro. Per i FREQUENTANTI: capitoli 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 10); 
  2. Giacomo Pozzi, Luca Rimoldi (a cura di), 2022, Pensare un'antropologia del welfare. Etnografie dello stato sociale in Italia, Meltemi (Per i NON-FREQUENTANTI: capitolo introduttivo a cura degli autori, più 2 capitoli a scelta dello/la studente/ssa; per i FREQUENTANTI: capitolo introduttivo a cura degli autori, più 1 capitolo a scelta dello/la studente/ssa).


B) Per la parte monografica, un testo a scelta tra le seguenti monografie

  • Ferdinando Fava, 2022, Lo Zen di Palermo. Antropologia dell'esclusione, Franco Angeli.
  • Philippe Bourgois e Jeff Schonberg, 2019, Reietti e fuorilegge. Antropologia della violenza nella metropoli americana, DeriveApprodi.
  • Francesca Cerbini, 2016, La casa di sapone: Etnografia del carcere boliviano di San Pedro, Mimesis.
  • Valentina Castellano, 2018, Revolving door. I servizi per i minori e la riproduzione delle disuguaglianze a New York, Edizione Junior.
  • Mara Benadusi, 2011, Il segreto di Cybernella. Governance dell'accoglienza e pratiche locali di integrazione educativa, EunoEdizioni.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Introduzione all’antropologia culturale
2Il concetto di cultura
3Determinismo biologico/costruzionismo culturale
4Antropologia interpretativa/materialismo culturale
5Agency individuale/strutturalismo
6Etnocentrismo e relativismo
7Razza, etnia e cultura
8La diversità culturale
9L'etnografia e l'osservazione partecipante
10La preparazione al fieldwork
11Tecniche e fonti della ricerca etnografica
12Riproduzione e ciclo della vita
13Parentela e forme di famiglia
14Malattia, malessere e cura
15Religione e ritualità
16Antropologia e welfare
17Antropologia nei servizi: letture a scelta
18Monografie etnografiche nei servizi socio-educativi
19Gruppi e stratificazioni sociali

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La valutazione finale per gli STUDENTI FREQUENTANTI si baserà su una combinazione di prove orali e scritte, corrispondenti alle diverse parti del programma del corso:
  1. La Parte I del programma sarà oggetto dell’esame orale finale. Gli studenti dovranno dimostrare una solida comprensione dei concetti fondamentali dell’antropologia e della loro applicazione ai contesti del lavoro sociale e della cura.
  2. La Parte II del programma potrà essere valutata attraverso una prova intermedia. Gli studenti saranno suddivisi in gruppi di lavoro e presenteranno in aula la monografia etnografica selezionata da ciascun gruppo. Questa prova valuterà la capacità degli studenti di applicare le conoscenze teoriche all’analisi di casi specifici e di partecipare attivamente a discussioni critiche in gruppo.
  3. Per la Parte III relativa al lavoro sul campo, gli studenti produrranno un project work scritto di gruppo, che sarà presentato e discusso in aula durante una seconda prova intermedia. Capacità di riflettere criticamente sull’esperienza svolta sul campo e di integrare conoscenze teoriche ed empiriche in un elaborato coerente, consapevole e ben argomentato sono i fini di questa attività.

Criterio di valutazioneDescrizionePeso (%)
1. Conoscenze disciplinariPadronanza dei concetti teorici, chiarezza espositiva, uso del linguaggio specifico35%
2. Partecipazione attivaFrequenza, contributi durante le lezioni, disponibilità al confronto15%
3. Applicazione critica dei concetti teoriciCapacità di collegare teoria e pratica attraverso casi, esempi e riflessioni personali sulle monografie in programma e sulle esperienze di campo25%
4. Competenze collaborative e progettuali (se previste)Lavoro di gruppo, qualità del project work, capacità di sintesi e applicazione consapevole delle conoscenze. 25%
Totale100%


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La valutazione finale per gli 
STUDENTI NON-FREQUENTANTI si svolgerà esclusivamente in forma orale, durante l’esame finale. Gli studenti non avranno accesso alle prove intermedie. L’esame coprirà tutte le parti del programma, secondo le seguenti modalità:

  • Per la Parte I del programma: Gli studenti dovranno dimostrare una solida comprensione dei concetti fondamentali dell’antropologia culturale e della loro applicazione ai contesti del lavoro sociale e della cura.

  • Per la Parte II del programma: La valutazione sarà individuale e basata sulla capacità dello studente di applicare le conoscenze teoriche all’analisi di casi specifici, anche in assenza di discussione in aula.

  • In sostituzione delle attività sul campo, agli studenti non frequentanti sarà richiesto lo studio di letture integrative tratte dalla parte manualistica del programma (vedi sezione testi). Tali letture saranno valutate in base alla loro capacità  di: riflettere criticamente sui contenuti; integrare conoscenze teoriche ed empiriche; costruire un discorso coerente, consapevole e ben argomentato.

Criterio di valutazioneDescrizionePeso (%)
1. Conoscenze disciplinariComprensione approfondita dei concetti fondamentali dell’antropologia culturale; uso corretto e consapevole del linguaggio teorico-disciplinare40%
2. Applicazione critica dei concetti teoriciCapacità di collegare teorie antropologiche ai temi trattati nei testi; analisi autonoma di casi reali o ipotetici nel lavoro sociale e nella cura35%
3. Autonomia nello studioCapacità di apprendimento indipendente; rielaborazione critica dei contenuti; integrazione di conoscenze teoriche ed empiriche in modo coerente25%
Totale100%

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Studenti  e studentesse saranno invitati a riflettere su problemi e concetti chiave della ricerca antropologica. Nella valutazione si darà particolare rilievo alla capacità argomentativa, al senso critico e alla capacità di connettere gli aspetti teorici della disciplina con esempi empirici, attraverso un'adeguata illustrazione etnografica. Il dibattito intorno al concetto di cultura; i processi di etnicizzazione e razializzazione; le forme di famiglia, il ciclo della vita; il corpo e la salute; la relazione etnografica sul campo, sono tra le domande che si potrebbero fare agli esami.