SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE

Anno accademico 2019/2020 - 2° anno
Docente: Maurizio Avola
Crediti: 6
SSD: SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

LF e S


Prerequisiti richiesti

Conoscenze di base di sociologia generale e sociologia economica e del lavoro.


Frequenza lezioni

Non obbligatoria


Contenuti del corso

Parte I - Concetti e metodi dell'analisi organizzativa: Strutture e processi organizzativi. Il potere nelle organizzazioni. La tecnologia. La cultura organizzativa. L’ambiente organizzativo.

Parte II - Storia del pensiero organizzativo: Il taylorismo e la scuola della relazioni umane. Il superamento del taylorismo e la produzione snella. L’economia dei costi di transizione, la scuola ecologica e l’analisi neo-istituzionale.

Coloro i quali hanno già sostenuto al primo livello l'esame di sociologia dell'organizzazione concorderanno con il docente programma e modalità d'esame alternative.


Testi di riferimento

Parte I - Concetti e metodi dell'analisi organizzativa

M. Ferrante, S. Zan, Il fenomeno organizzativo, Carocci, Roma, 2007 (o ristampe più recenti), capp. 1, 2, 3, 4, 5.
A. Pichierri, Introduzione alla sociologia dell’organizzazione, Laterza, Roma-Bari, 2005 (o ristampe più recenti), cap. 5.

Parte II - Storia del pensiero organizzativo

G. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), capp. 1, 2, 5, 6, 7, 19, 20, 21.

Coloro i quali hanno già sostenuto al primo livello l'esame di sociologia dell'organizzazione concorderanno con il docente programma e modalità d'esame alternative.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1I processi organizzativiM. Ferrante, S. Zan, Il fenomeno organizzativo, Carocci, Roma, 2007 (o ristampe più recenti), cap. 1. 
2La struttura organizzativaM. Ferrante, S. Zan, Il fenomeno organizzativo, Carocci, Roma, 2007 (o ristampe più recenti), cap. 2. 
3Il potere nelle organizzazioniM. Ferrante, S. Zan, Il fenomeno organizzativo, Carocci, Roma, 2007 (o ristampe più recenti), cap. 4. 
4La tecnologiaA. Pichierri, Introduzione alla sociologia dell’organizzazione, Laterza, Roma-Bari, 2005 (o ristampe più recenti), cap. 5. 
5La cultura organizzativaM. Ferrante, S. Zan, Il fenomeno organizzativo, Carocci, Roma, 2007 (o ristampe più recenti), cap. 3. 
6L'ambiente organizzativoM. Ferrante, S. Zan, Il fenomeno organizzativo, Carocci, Roma, 2007 (o ristampe più recenti), cap. 5. 
7Il taylorismoG. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), cap. 1.  
8La scuola delle relazioni umaneG. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), cap. 2.  
9Il superamento del taylorismoG. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), capp. 5 e 6. 
10La produzione snella e il modello giapponeseG. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), cap. 7.  
11L'economia del costi di transazioneG. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), cap. 19.  
12Le popolazioni organizzative e la scuola ecologicaG. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), cap. 20. 
13Il neo-istituzionalismo sociologicoG. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 2008 (o ristampe più recenti), cap. 21.  

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

I non frequentanti sosterranno un unico esame finale orale su entrambe le parti del programma. I frequentanti, invece, potranno optare per una modalità alternativa, sostenendo le prove in itinere (concetti e metodi dell'analisi organizzativa) e di fine corso (storia del pensiero organizzativo).

Coloro i quali hanno già sostenuto al primo livello l'esame di sociologia dell'organizzazione concorderanno con il docente programma e modalità d'esame alternative.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Parte I - Concetti e metodi dell'analisi organizzativa

Che cos'è un'organizzazione? Cosa si intende per processo di differenziazione e per processo di integrazione? Che cos'è la struttura organizzativa e quali sono i tipi di struttura? Quali sono le caratteristiche della burocrazia weberiana? Perché il potere è una dimensione rilevante negli studi organizzativi? Quali sono le differenze principali tra l'autorità e le altre forme di potere? Come si può definire la tecnologia? Quali sono i tipi di tecnologia? Cosa si intende per cultura organizzativa? Perché la cultura è una gabbia cognitiva? Perché l'organizzazione è un sistema aperto? Cosa si intende per relè e reticolo organizzativo?

Parte II - Storia del pensiero organizzativo

Quali erano le caratteristiche principali dell'organizzazione del lavoro pre-tayloristica? Che cos'è l'OSL e quali i principi su cui si fonda? Quale contributo hanno fornito per la sociologia dell'industria e dell'organizzazione le ricerche della scuola delle Relazioni Umane? In che senso l'approccio tecnologico (Touraine, Blauner) contribuiscono al superamento del taylorismo? Quali sono le politiche di produzione che per Burawoy contribuiscono ad attenuare la coercizione taylorista? Cosa si intende per produzione snella? Quali sono i pilastri del toyotismo? Cosa sono i costi di transazione e quali i meccanismi di governo delle transazioni? In che senso la nuova sociologia economica evidenzia i limiti dell'ECT? Cosa sono l'onere della novità e l'imprinting di una popolazione organizzativa? Cosa si intende per isomorfismo competitivo? Quali sono le differenze tra istituzionalismo organizzativo classico e neo-istituzionalismo? Cos'è un campo organizzativo? Quali sono i diversi tipi di isomorfismo istituzionale?