Maria Concetta Calabrese
Associate Professor of Storia moderna [HIST-02/A]
Maria Concetta Calabrese si é laureata a Catania con il prof Giuseppe Giarrizzo nel giugno 1980 con una tesi dal titolo: la Biblioteca di Francesco Strano, intellettuale catanese (1761-1831) con il punteggio di 110/110 e la lode.
L'approccio con la ricerca è cominciato con tre articoli: Francesco Strano ,intellettuale catanese (1766-1831) in Atti del Convegno La sicilia nel Settecento,Facoltà di Lettere e Filosofia, Messina, 1984, II vol., pp.545-561; Elogio di Raimondo Platania di Francesco Strano, in « Archivio storico per la Sicilia Orientale» ,a. LXXVII, 1981,fasc.II-III,pp.463-486; La biblioteca di Francesco Strano, accademico gioenio( 1766-1831),in « Bollettino della Accademia Gioenia di Scienze Naturali », vol.15,n.319, pp. 117-46, Catania 1982.
Dopo la laurea Maria Concetta Calabrese ha continuato ad approfondire argomenti di storia politica e culturale della Sicilia tra il secolo XVIII e la prima metà del XIX, partecipando a diversi convegni.
La studiosa ha contemporaneamente frequentato (1983-6) i corsi del Dottorato di ricerca in Storia presso l'Università di Catania conseguendo il titolo di dottore di ricerca in Storia Moderna dopo aver presentato e discusso (il 28 luglio 1987) la tesi di dottorato su Il Parlamento del 1774. Atti e documenti, successivamente pubblicata presso l’editore Bonanno. Nello stesso periodo ha sostenuto il concorso a cattedra per insegnare materie letterarie nelle scuole medie e ha vinto la cattedra assumendo servizio dopo la fine del dottorato.
Ha insegnato per un decennio materie letterarie nelle scuole medie e Italiano e storia negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.
Negli anni in cui ha insegnato nelle scuole la Calabrese ha continuato a studiare e ha svolto ,come cultrice della materia, attività didattica e di ricerca con seminari, lezioni ed esami presso la cattedra di storia Moderna della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania di cui era titolare il prof. Domenico Ligresti.
Nel biennio 1 aprile 1996 - 31 marzo 1998 la studiosa ha fruito della borsa di studio post- dottorato presso il dipartimento di Scienze Storiche, Antropologiche e Geografiche dell'Università di Catania.
Durante il corso della borsa post- dottorato lo studio della famiglia Paternò di Raddusa si è intrecciato ad un approccio della tematica nobiliare che ha cercato di cogliere le molteplici linee della circolazione di uomini, di ricchezza, ,di idee e valori culturali.
Nella prospettiva aperta dal ripensamento del fenomeno urbano, come pure in relazione al nesso Stato-feudalità, l'analisi delle vicende della famiglia ha mostrato come la dislocazione delle famiglie nel territorio non abbia costituito il passivo riflesso di condizionamenti geografici ed ambientali, o di scelte casuali, ma é stata causata sopratutto da un processo di territorializzazione, espressione da un lato della strategia selettiva della monarchia nei confronti della feudalità e dall'altro, della creazione di fronti politici e di gruppi i cui legami parentali e le relazioni di patronage hanno un ruolo importante e ricco di sfaccettature.
Questa ricerca ha dato luogo alla pubblicazione della monografia I Paternò di Raddusa.Patrimonio, lignaggio, matrimoni( secc.
XVI-XVIII) con introduzione di Domenico Ligresti, C.U.E.C.M., Catania ,1998 . Il volume ,vista la favorevole accoglienza, é stato ripubblicato da Franco Angeli ( Milano,2002.)
Nel 1999 ( con decorrenza 1 giugno 1999) la Calabrese ha vinto il concorso per un assegno di ricerca biennale in Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Umane nell'ambito del progetto "Gerarchie e funzioni urbane . Istituzioni politico- amministrative e reti di relazioni culturali" di cui era coordinatore il professor Giuseppe Giarrizzo. Nel 1998 la studiosa è stata membro del comitato della mostra “ I Borbone in Sicilia ,1734-1860”, organizzata dalla Provincia Regionale di Catania e dall'Università degli Studi( Catania aprile-giugno 1998 La Calabrese ha scritto due voci del catalogo della mostra( Maimone, Catania ,1998).
La studiosa ha scelto come campo d'indagine ( l'assegno di ricerca le è stato rinnovato per un altro biennio con scadenza finale 30 maggio 2003) la Corte sia nel suo ruolo di centro politico- amministrativo e di gestione del patronage ,sia soprattutto come luogo in cui si realizza nella sua più alta forma un particolare modo di vivere, quello nobiliare. In particolare ha studiato le piccole corti siciliane e quelle dei Ruffo a Messina e a Francavilla.
Negli anni 2002-3,2003-2004,2004-5,2005-6 Maria Concetta Calabrese ha avuto il contratto per l'insegnamento di Storia Moderna II nel corso di Scienze storiche e politiche della Facoltà di Scienze Politiche dell'università degli studi di Catania.
Dal 1 marzo 2006 è stata assunta come ricercatore presso la stessa Università ed ha insegnato storia moderna presso i corsi di laurea di scienze storiche e politiche e quelli di scienza dell'amministrazione .Dal marzo 2009 è ricercatore confermato.
Maria Concetta Calabrese insegna storia moderna presso il corso di laurea triennale di Scienza dell'amministrazione e negli anni accademici 2010-2011, 2011-2012, 2012-201313, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019 e nell’anno accademico in corso ha insegnato e insegna anche storia dell'Europa Moderna nel corso di laurea specialistica “Storia e cultura dei paesi mediterranei dell'università di Catania”.
La dott.ssa Calabrese è stata cooptata nei gruppi di ricerca finanziati dall'Ateneo e dal Murst/ Miur che hanno avuto come coordinatori locali o nazionali i proff. Giuseppe Giarrizzo, Enrico Iachello negli anni:
PRIN 1997 Gerarchie e funzioni urbane, istituzioni politico-amministrative e reti di relazioni culturali: fonti e materiali per la cartografia storica del Mezzogiorno d'Italia fra età moderna e contemporanea;
PRIN 1999, Sovranità e territorio( secc. XVI-XIX) coordinato dal prof. Giuseppe Giarrizzo dell'Università di Catania;
PRIN 2004 di cui era coordinare Biagio Salvemini dell'università di Bari e responsabile scientifico dell'unità di ricerca (Costruzioni e rappresentazioni dei centri abitati in Sicilia nell'età moderna ) il prof.Enrico Iachello dell'università di Catania ;
PRA 2005-6, storia della città nella Sicilia d'età medievale e moderna di cui era responsabile il prof. Enrico Iachello dell'università di Catania;
PRA 2007,Retoriche cittadine nella Sicilia d'età medioevale, moderna e contemporanea di cui era responsabile scientifico il prof.Enrico Iachello dell'Università di Catania;
PRA 2008, Città e cittadinanza nella Sicilia d'età medievale, moderna e contemporanea di cui era responsabile scientifico il prof.Enrico iachello dell'Università di Catania;
PRA 2011 è stato rinnovato quello precedente;
Ha collaborato al Master in storia ed Analisi del Territorio, un'articolazione della scuola d'eccellenza dell'Ateneo catanese durante la direzione del prof. Giuseppe Giarrizzo in collaborazione con il prof. Maurice Aymard direttore della Maison de Sciences dell'homme di Parigi e con il prof. Arch. Giancarlo De Carlo, direttore dell'Ilaud di Venezia, nei cui corsi ha tenuto varie lezioni.
Nel 1998 la studiosa è stata membro del comitato della mostra “ I Borbone in Sicilia ,1734-1860”, organizzata dalla Provincia Regionale di Catania e dall'Università degli Studi( Catania aprile-giugno 1998). La mostra ha offerto lo spunto per una riflessione su un periodo importante di storia della Sicilia perchè ha tenuto conto delle riflessioni storiografiche più aggiornate che anche per questo periodo hanno superato la visione ormai superata della "separatezza" della storia dell'isola rispetto a quella europea. La Dott.ssa Calabrese ha scritto due voci del catalogo della mostra( Maimone, Catania ,1998).
La studiosa ha fatto parte del comitato scientifico e ha curato l'organizzazione del corso su "Gli Ebrei ed il Mediterraneo" coordinato dal prof. Giuseppe Giarrizzo e finanziato dal comune di Taormina in collaborazione con l'Università di Catania nell'anno 1999/2000 così come ha collaborato all'organizzazione dei successivi incontri del corso su "Civiltà ed Imperi del Mediterraneo" tenuti sempre e Taormina sotto la direzione scientifica del prof. Giuseppe Giarrizzo. E'stata nominata consulente storica dell'Assessore alla Cultura del Comune di Taormina .
Nel 1997 ha tenuto una relazione dal titolo La dinamica demografica a Giardini dal 1719 alla costituzione del comune al convegno "Il Nord -Est della Sicilia e la costituzione di Giardini in comune autonomo" svoltosi a Giardini-Naxos il 4 maggio 1997 e pubblicata negli Atti del Convegno, "Dalla formazione del borgo ai primi decenni del Comune autonomo", a cura di D. Ligresti, EDICOM, Catania 1998.
In occasione del seminario tenutosi a Catania nel giugno 2000 "La vita nobile.Corti, "Città capitali" e ville nell'italia spagnola: Sicilia e Lombardia, Esperienze a confronto" ha tenuto una relazione dal titolo I Ruffo e la vita nobile a Messina nel Seicento ,successivamente pubblicata in un volume monografico dell' «Archivio storico per la Sicilia orientale » a cura di Domenico Ligresti,a.XCIV, 1998, fasc.I, pp.49-59.
Nel febbraio 2003 la studiosa ha tenuto una relazione dal titolo Potere ed insediamento territoriale nella valle dell'Alcantara: I Paternò di San Giuliano in un convegno svoltosi a Motta Camastra sulla storia della comunità e della valle, poi pubblicata in un volume a cura di Domenico Ligresti dal titolo, Motta Camastra, storia, economia, demografia, con introduzione di G. Giarrizzo,( Il Convivio, Castiglione 2005).
Nel settembre 2003 la studiosa ha presentato una comunicazione dal titolo Le piccole corti aristocratiche: il caso Francavilla nel convegno "I saperi della città ". Colloquio internazionale di storia urbana ( Catania -Siracusa 19-20 settembre 2003) , pubblicata negli atti del convegno "I saperi della città" a cura di E. Iachello ( EPOS, Palermo,2006,pp.195-9 )
Nell'ottobre 2003 la Calabrese ha tenuto in un convegno di studi sulla "Storia di Forza d'Agrò e Sant'Alessio( secc.XVI-XX)" una relazione dal titolo Le elites del territorio .I Mauro da Messina a Forza d'Agrò , poi pubblicata con il titolo, La politica, la seta, la vita nobile, i Mauro di Messina, nel volume che porta lo stesso titolo del convegno pubblicato a cura di Domenico Ligresti( C.U.E.C.M, Catania ,2005,pp.15-60).
Nel febbraio 2004 Maria Concetta Calabrese ha tenuto una relazione dal titolo Le Famiglie, le strategie ( secoli XIV-XVIII)"in un convegno tenuto a Forza d'Agrò ( 20-22 febbraio) sulla storia della Valle dell'Agrò " La Valle d'Agrò: un territorio, una storia, un destino" sotto la direzione scientifica dei proff. G. Giarrizzo ed E. Iachello.
Nel maggio 2006(22-23)ha coordinato il seminario "Le corti in Italia:Piemonte e Sicilia" svoltosi presso l'università di Catania con relazioni dei proff.Domenico Ligresti, Pierpaolo Merlin e interventi di altri studiosi.
Il 4 Dicembre 2006 la scrivente ha tenuto presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Catania in occasione della tavola rotonda,"Oggetti, uomini, idee.Percorsi multidisciplinari per la storia del collezionismo", una relazione dal titolo: Scienza e collezionismo Nel Seicento Meridionale:il caso Ruffo, pubblicata negli atti del convegno a cura di G. Giarrizzo e S.Pafumi,Pisa-Roma, Fabrizio Serra editore 2009,pp.71-86.
Il 7 giugno 2007 la scrivente a partecipato alla tavola rotonda con i proff. Enrico Iachello, Marcello Verga, in occasione della presentazione del libro di Domenico Ligresti, Sicilia aperta (secc.XV-XVII). Mobilità di uomini e di idee, nell'ambito del Colloquio italo-spagnolo Sicilia spagnola, Sicilia aperta. Nuovi orientamenti storiografici, tenuto presso la Facoltà di Scienze politiche e presso quella di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania.
Nell'ottobre 2008 ha tenuto in Spagna, ad Alcazar San Juan la relazione Devozione e potere in Sicilia in età moderna:il caso Biscari nel convegno "Nobleza hispana, Nobleza christiana:La Orden de San Juan", ora negli atti del convegno dello stesso titolo (JULCE UAM,Madrid 2009, Ediciones Polifemo,vol.1).
Nel dicembre dello stesso anno (10-12 dicembre 2008) Maria Concetta Calabrese ha presentato a Madrid una relazione dal titolo La ricomposizione del ceto dirigente messinese dopo la rivolta tra guerra di successione e restaurazione borbonica:Francesco Avarna al convegno “Centros de poder italianos en la monarquia hispanica (siglos XV-XVIII)” .La relazione è ora negli atti del convegno con lo stesso titolo a cura di J.Martinez Millàn e M.Rivero Rodriquez ,Madrid, Ediciones Polifemo 2010,vol 2,pp.931-967.
Nel maggio dell'anno 2010( 12 maggio) Maria Concetta Calabrese ha organizzato e coordinato il seminario internazionale di studi, " G.Labrot, Pittura e società nell 'Italia meridionale tra XVI e XVIII secolo"che ha visto la presenza di autorevoli studiosi italiani e stranieri in occasione della presentazione dell'ultimo lavoro di Labrot, Peinture e société a Naples:( XVIe -XVIIIe siécles)commandes,collections, marchés (Champ Vallon, 2010). Il seminario coordinato dalla dottoressa Calabrese si è articolato in una sessione presso l'Aula Magna della Facolta di Scienze Politiche di Catania e nel pomeriggio in un'altra sessione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia con un proficuo scambio tra storici del collezionismo e storici dell'arte. La Calabrese ha presentato la relazione L'inventario post-mortem di Onofrio Spadafora .
Nel settembre 2013 la Calabrese ha partecipato ad Acireale al convegno annuale SISFA una comunicazione dal titolo Tra scienza ed Astronomia in Sicilia nel Seicento: Giacomo Ruffo,visconte di Francavilla, in corso di stampa presso gli atti del convegno; il 12 ottobre 2013 la studiosa ha partecipato al convegno "Le Maioliche del Museo Farmacia di Roccavaldina e la Farmacopea in Sicilia dal Rinascimento a oggi"con una relazione dal titolo "Spezierie" a Catania nel Seicento.
Nell'aprile 2014 ha presentatio presso il convegno internazionale di Vienna Urban Communities in Europe, 1300-1650: New Social and Economic Perspectives presso the European Social Science History Conference (ESSHC) una relazione dal titolo: The making of urban identity between the 16th and 17th centuries: the example of Messina che è stato poi pubblicato in un articolo dal titolo Messina e la honra della «Palazzata» nel Seicento in «Nuova rivista storica », I, (2015), pp.159-194; nel giugno dello stesso anno 2014 la scrivente ha partecipato al meeting annuale dell'Association for Spanish and Portuguese Historical studies con una relatione dal titolo Un ministro per due regni. Leopoldo De Gregorio, marchese di Squillace, tra la Sicilia e la Spagna di Carlo III.
Nel novembre 2014 è stata invitata dal prof. Lucien Faggion presso Telemme Aix-Marseille Université nell’ambito delle giornate di studi La construction de l’autorité aux époques médiévale et moderne organisée par Laure Verdon et Lucien Faggion a tenere una relazione dal titolo La rivolta di Messina (1674-1678): una rilettura delle scelte del gruppo dirigente cittadino di cui è stato pubblicato un estratto nel sito dell’università al link http://telemme.mmsh.univ-aix.fr/edition/109571/La_revolte_de_Messine_(16741678)__Une_relecture.:
La collaborazione scientifica è continuata negli anni al punto che la Calabrese è membro associato di Telemme: UMR 7303 TELEMMe (Maison Méditerranéenne des Sciences de l'Homme).
Nel corso dell’ insegnamento di storia moderna nella primavera 2015 presso il Dipartimento di Scienze Politiche e sociali ha organizzato due seminari; nel primo la Calabrese ha presentato il volume della prof.ssa Giovanna Fiume La cacciata dei moriscos e la beatificazione di Juan de Ribera (Morcelliana, 2014) e nel secondo ha relazionato sul volume del prof. Aurelio Musi L’impero dei viceré (Il Mulino,2013); al seminario e al dibattito hanno partecipato anche i proff. Simona Laudani e Giuseppe Astuto; L’11 giugno ha tenuto presso laFaculté des Sciences humaines et des Arts di di Poitiers nell’ambito del Colloquio internazionale Reliques politiques II – Politisation des reliques (XIXe – XXe siècles organizzato da Universités de Poitiers et Limoges e Casa de Velázquez una relazione dal titolo Reliques de famille, reliques de la ville : la lettre de la Vierge de Messine che sarà pubblicata negli atti del Convegno.
Il 5 settembre 2015 Maria Concetta Calabrese ha tenuto a Padova al VII Congresso dell’AISU, Food and city nell’ambito della sezione Il palinsesto del paesaggio produttivo: dalla cultura enogastronomica storica a nuovi processi di valorizzazione identitaria una relazione dal titolo I luoghi del riso e le reti commerciali nella Sicilia moderna che sarà pubblicata negli atti.
Nello stesso 2015, nel dicembre 2015 la Calabrese ha presentato a Madrid una relazione dal titolo Francesco Del Giudice, viceroy of Sicile presso al Congreso internacional ¿ Decadencia o reconfiguración . Las monarquías de España y Portugal en el cambio de siglos (1640-1724), presso la Universidad Autónoma de Madrid, pubblicata presso gli atti del Convegno.
Nel 2016 Maria Concetta Calabrese ha pubblicato un articolo su Nuova Rivista storica dal titolo Il Gran Priore dell’Ordine di Malta e il suo servo in (Vol. C – Fas. III) e il saggio nel volume collettaneo di diversi studiosi di diverse nazionalità The career of Francesco Avarna from the Spanish domination to the Austrian empire nel volume The Transition in Europe bethween XVII and XVIII centuries. Perspectives and case studies, A. Álvarez Ossorio – C. Cremonini – E. Riva (eds), Milano, FrancoAngeli, 2016.
Il 23 maggio 2016 ha coordinato a Catania presso il Dipartimento di studi sociali e politici il seminario “Le riforme di Carlo III in Italia e Spagna “ con i proff. Giuseppe Caridi e José Luis Gómez Urdanez; Maria Concetta Calabrese è stata invitata più volte anche dallo studioso spagnolo prof. José Luis Gómez Urdáñez, cattedratico de Historia Moderna de la Universidad de La Rioja,
come visiting professor all’università de la Rioja per esempio dal 10 al 14 febbraio 2017 ha tenuto un ciclo di lezioni sul tema Nobleza y élites cortesanas italianas en la Corte de Madrid durante el siglo XVII, oltre che dal prof. Maurice Aymard alla maison de des Sciences de l'Homme di Parigi.
Nell’ottobre dello stesso 2016 ha tenuto a Siviglia una relazione dal titolo El contraste mediterráneo: Mesina, la ciudad, el puerto y los comerciantes extranjeros (1591-1678) al II Coloquio internacional andatlan, Andalucía en el mundo atlántico moderno: ciudades y redes presso la Facoltà di Geografia e Storia e il mese successivo ha presentato una relazione dal titolo al Colloque international de Nice, presso l’università di Nizza Sophia Antipolis, Mobilités, surveillance, assistance en Méditerranée (XVIe-XXIe siècles) dal titolo Mobilités en Sicile à l’époque moderne .
Nel settembre del 2017 ha coordinato con il prof. Giulio Sodano a Napoli all’interno della macrosessione Con gli occhi dello straniero. Città e viaggi di mercanti, militari, politici, diplomatici, migranti e profughi del convegno Aisu Napoli 2017 la sessione Ospiti stranieri, regnanti e diplomatici in Italia: luoghi e cerimonie e ha presentato una relazione dal titolo Tra Spagna e Francia: le cerimonie in onore di Luigi Alessandro Borbone, conte di Tolosa, a Palermo e Messina nel 1702 pubblicata online sul sito del convegno.
Dopo aver conseguito l'abilitazione a Professore di II fascia per il settore M-STO/02, dal 1/11/2018 ricopre il ruolo di Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università degli studi di Catania.
La prof. Calabrese si è interessata negli ultimi anni dell’inserimento dei genovesi in Sicilia tra Cinque e Seicento in particolare studiano i consoli liguri a Messina e a Palermo. Ha pubblicato il volume “Figli della città”. Consoli genovesi a Messina, Franco Angeli, Milano 2018 in cui ha cercato di illuminare la rete di relazioni familiari ed economiche, ma anche le rivalità di origine faziosa di cui i consoli genovesi in Sicilia e, nel caso specifico, a Messina erano al centro. Il console agiva come referente cittadino della Repubblica e della comunità della "Nazione genovese", che in lui si riconosceva, sia pure con tensioni intestine e differenze di orientamento.
L'istituto consolare costituisce un elemento di particolare interesse nello studio della costruzione dei rapporti di potere sia nelle relazioni tra Stati, sia nella formazione degli equilibri istituzionali interni allo Stato. Il consolato genovese di Messina era il perno di reti di relazione locali, ma anche di una vasta rete sovralocale che toccava i principali centri nevralgici del sistema imperiale spagnolo. All'interno di questa rete le informazioni raccolte da provenienze varie si muovevano in più direzioni, si ridefinivano e si perfezionavano grazie all'interazione tra i due livelli.
Nel novembre di quest’anno 2019 è stata visiting professor all’ università di Bielefeld dove ha tenuto lezioni sull’impero spagnolo nel Cinque e Seicento e approfondendo le dinamiche di circolazione delle élites transnazionali.
La prof. Calabrese ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali, fa parte della Commissione di Dottorato del Dipartimento di Scienze Politiche e sociali dell’Università di Catania, è stata consulente per la casa editrice Lussografica e per la C.U.E.C.M. Inoltre, è stata nominata quale componente del comitato scientifico della rivista «Cuadernos de Investigación
Histórica» de la Universidad de La Rioja.
Nel 2019 Maria Concetta Calabrese ha pubblicato il saggio “Strappazzandola di parole ... maltrattandola a più un posso...”. Una lite tra fratello e sorella nella Sicilia di fine seicento in «Estudis. Revista de Historia Moderna», 45, 2019, pp. 313-327 I giochi militari nella Sicilia spagnola in De la nobleza y della caballeria. Privilegio, poder y servicio en la articulación de la sociedad moderna, ss. XVI-XVIII, New Digital Press, 2019, E. M. García Guerra, H. Linares González, M. Perruca.
Ha pubblicato sul primo fascicolo di Nuova Rivista Storica 2020( pp. 331-370) il saggio Consoli genovesi in Sicilia. Paolo Gerolamo Pallavicini a Palermo (1650-1654),
E’ coordinatore scientifico degli “Incontri del Mediterraneo” promosso dal comune di Taormina con la collaborazione delle Università di Catania e Messina. È iscritta all’AISU e alla SISEM, sul cui portale ha scritto editoriali. E’ nel comitato scientifico di riviste spagnole e italiane.
L'approccio con la ricerca è cominciato con tre articoli: Francesco Strano ,intellettuale catanese (1766-1831) in Atti del Convegno La sicilia nel Settecento,Facoltà di Lettere e Filosofia, Messina, 1984, II vol., pp.545-561; Elogio di Raimondo Platania di Francesco Strano, in « Archivio storico per la Sicilia Orientale» ,a. LXXVII, 1981,fasc.II-III,pp.463-486; La biblioteca di Francesco Strano, accademico gioenio( 1766-1831),in « Bollettino della Accademia Gioenia di Scienze Naturali », vol.15,n.319, pp. 117-46, Catania 1982.
Dopo la laurea Maria Concetta Calabrese ha continuato ad approfondire argomenti di storia politica e culturale della Sicilia tra il secolo XVIII e la prima metà del XIX, partecipando a diversi convegni.
La studiosa ha contemporaneamente frequentato (1983-6) i corsi del Dottorato di ricerca in Storia presso l'Università di Catania conseguendo il titolo di dottore di ricerca in Storia Moderna dopo aver presentato e discusso (il 28 luglio 1987) la tesi di dottorato su Il Parlamento del 1774. Atti e documenti, successivamente pubblicata presso l’editore Bonanno. Nello stesso periodo ha sostenuto il concorso a cattedra per insegnare materie letterarie nelle scuole medie e ha vinto la cattedra assumendo servizio dopo la fine del dottorato.
Ha insegnato per un decennio materie letterarie nelle scuole medie e Italiano e storia negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.
Negli anni in cui ha insegnato nelle scuole la Calabrese ha continuato a studiare e ha svolto ,come cultrice della materia, attività didattica e di ricerca con seminari, lezioni ed esami presso la cattedra di storia Moderna della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania di cui era titolare il prof. Domenico Ligresti.
Nel biennio 1 aprile 1996 - 31 marzo 1998 la studiosa ha fruito della borsa di studio post- dottorato presso il dipartimento di Scienze Storiche, Antropologiche e Geografiche dell'Università di Catania.
Durante il corso della borsa post- dottorato lo studio della famiglia Paternò di Raddusa si è intrecciato ad un approccio della tematica nobiliare che ha cercato di cogliere le molteplici linee della circolazione di uomini, di ricchezza, ,di idee e valori culturali.
Nella prospettiva aperta dal ripensamento del fenomeno urbano, come pure in relazione al nesso Stato-feudalità, l'analisi delle vicende della famiglia ha mostrato come la dislocazione delle famiglie nel territorio non abbia costituito il passivo riflesso di condizionamenti geografici ed ambientali, o di scelte casuali, ma é stata causata sopratutto da un processo di territorializzazione, espressione da un lato della strategia selettiva della monarchia nei confronti della feudalità e dall'altro, della creazione di fronti politici e di gruppi i cui legami parentali e le relazioni di patronage hanno un ruolo importante e ricco di sfaccettature.
Questa ricerca ha dato luogo alla pubblicazione della monografia I Paternò di Raddusa.Patrimonio, lignaggio, matrimoni( secc.
XVI-XVIII) con introduzione di Domenico Ligresti, C.U.E.C.M., Catania ,1998 . Il volume ,vista la favorevole accoglienza, é stato ripubblicato da Franco Angeli ( Milano,2002.)
Nel 1999 ( con decorrenza 1 giugno 1999) la Calabrese ha vinto il concorso per un assegno di ricerca biennale in Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Umane nell'ambito del progetto "Gerarchie e funzioni urbane . Istituzioni politico- amministrative e reti di relazioni culturali" di cui era coordinatore il professor Giuseppe Giarrizzo. Nel 1998 la studiosa è stata membro del comitato della mostra “ I Borbone in Sicilia ,1734-1860”, organizzata dalla Provincia Regionale di Catania e dall'Università degli Studi( Catania aprile-giugno 1998 La Calabrese ha scritto due voci del catalogo della mostra( Maimone, Catania ,1998).
La studiosa ha scelto come campo d'indagine ( l'assegno di ricerca le è stato rinnovato per un altro biennio con scadenza finale 30 maggio 2003) la Corte sia nel suo ruolo di centro politico- amministrativo e di gestione del patronage ,sia soprattutto come luogo in cui si realizza nella sua più alta forma un particolare modo di vivere, quello nobiliare. In particolare ha studiato le piccole corti siciliane e quelle dei Ruffo a Messina e a Francavilla.
Negli anni 2002-3,2003-2004,2004-5,2005-6 Maria Concetta Calabrese ha avuto il contratto per l'insegnamento di Storia Moderna II nel corso di Scienze storiche e politiche della Facoltà di Scienze Politiche dell'università degli studi di Catania.
Dal 1 marzo 2006 è stata assunta come ricercatore presso la stessa Università ed ha insegnato storia moderna presso i corsi di laurea di scienze storiche e politiche e quelli di scienza dell'amministrazione .Dal marzo 2009 è ricercatore confermato.
Maria Concetta Calabrese insegna storia moderna presso il corso di laurea triennale di Scienza dell'amministrazione e negli anni accademici 2010-2011, 2011-2012, 2012-201313, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019 e nell’anno accademico in corso ha insegnato e insegna anche storia dell'Europa Moderna nel corso di laurea specialistica “Storia e cultura dei paesi mediterranei dell'università di Catania”.
La dott.ssa Calabrese è stata cooptata nei gruppi di ricerca finanziati dall'Ateneo e dal Murst/ Miur che hanno avuto come coordinatori locali o nazionali i proff. Giuseppe Giarrizzo, Enrico Iachello negli anni:
PRIN 1997 Gerarchie e funzioni urbane, istituzioni politico-amministrative e reti di relazioni culturali: fonti e materiali per la cartografia storica del Mezzogiorno d'Italia fra età moderna e contemporanea;
PRIN 1999, Sovranità e territorio( secc. XVI-XIX) coordinato dal prof. Giuseppe Giarrizzo dell'Università di Catania;
PRIN 2004 di cui era coordinare Biagio Salvemini dell'università di Bari e responsabile scientifico dell'unità di ricerca (Costruzioni e rappresentazioni dei centri abitati in Sicilia nell'età moderna ) il prof.Enrico Iachello dell'università di Catania ;
PRA 2005-6, storia della città nella Sicilia d'età medievale e moderna di cui era responsabile il prof. Enrico Iachello dell'università di Catania;
PRA 2007,Retoriche cittadine nella Sicilia d'età medioevale, moderna e contemporanea di cui era responsabile scientifico il prof.Enrico Iachello dell'Università di Catania;
PRA 2008, Città e cittadinanza nella Sicilia d'età medievale, moderna e contemporanea di cui era responsabile scientifico il prof.Enrico iachello dell'Università di Catania;
PRA 2011 è stato rinnovato quello precedente;
Ha collaborato al Master in storia ed Analisi del Territorio, un'articolazione della scuola d'eccellenza dell'Ateneo catanese durante la direzione del prof. Giuseppe Giarrizzo in collaborazione con il prof. Maurice Aymard direttore della Maison de Sciences dell'homme di Parigi e con il prof. Arch. Giancarlo De Carlo, direttore dell'Ilaud di Venezia, nei cui corsi ha tenuto varie lezioni.
Nel 1998 la studiosa è stata membro del comitato della mostra “ I Borbone in Sicilia ,1734-1860”, organizzata dalla Provincia Regionale di Catania e dall'Università degli Studi( Catania aprile-giugno 1998). La mostra ha offerto lo spunto per una riflessione su un periodo importante di storia della Sicilia perchè ha tenuto conto delle riflessioni storiografiche più aggiornate che anche per questo periodo hanno superato la visione ormai superata della "separatezza" della storia dell'isola rispetto a quella europea. La Dott.ssa Calabrese ha scritto due voci del catalogo della mostra( Maimone, Catania ,1998).
La studiosa ha fatto parte del comitato scientifico e ha curato l'organizzazione del corso su "Gli Ebrei ed il Mediterraneo" coordinato dal prof. Giuseppe Giarrizzo e finanziato dal comune di Taormina in collaborazione con l'Università di Catania nell'anno 1999/2000 così come ha collaborato all'organizzazione dei successivi incontri del corso su "Civiltà ed Imperi del Mediterraneo" tenuti sempre e Taormina sotto la direzione scientifica del prof. Giuseppe Giarrizzo. E'stata nominata consulente storica dell'Assessore alla Cultura del Comune di Taormina .
Nel 1997 ha tenuto una relazione dal titolo La dinamica demografica a Giardini dal 1719 alla costituzione del comune al convegno "Il Nord -Est della Sicilia e la costituzione di Giardini in comune autonomo" svoltosi a Giardini-Naxos il 4 maggio 1997 e pubblicata negli Atti del Convegno, "Dalla formazione del borgo ai primi decenni del Comune autonomo", a cura di D. Ligresti, EDICOM, Catania 1998.
In occasione del seminario tenutosi a Catania nel giugno 2000 "La vita nobile.Corti, "Città capitali" e ville nell'italia spagnola: Sicilia e Lombardia, Esperienze a confronto" ha tenuto una relazione dal titolo I Ruffo e la vita nobile a Messina nel Seicento ,successivamente pubblicata in un volume monografico dell' «Archivio storico per la Sicilia orientale » a cura di Domenico Ligresti,a.XCIV, 1998, fasc.I, pp.49-59.
Nel febbraio 2003 la studiosa ha tenuto una relazione dal titolo Potere ed insediamento territoriale nella valle dell'Alcantara: I Paternò di San Giuliano in un convegno svoltosi a Motta Camastra sulla storia della comunità e della valle, poi pubblicata in un volume a cura di Domenico Ligresti dal titolo, Motta Camastra, storia, economia, demografia, con introduzione di G. Giarrizzo,( Il Convivio, Castiglione 2005).
Nel settembre 2003 la studiosa ha presentato una comunicazione dal titolo Le piccole corti aristocratiche: il caso Francavilla nel convegno "I saperi della città ". Colloquio internazionale di storia urbana ( Catania -Siracusa 19-20 settembre 2003) , pubblicata negli atti del convegno "I saperi della città" a cura di E. Iachello ( EPOS, Palermo,2006,pp.195-9 )
Nell'ottobre 2003 la Calabrese ha tenuto in un convegno di studi sulla "Storia di Forza d'Agrò e Sant'Alessio( secc.XVI-XX)" una relazione dal titolo Le elites del territorio .I Mauro da Messina a Forza d'Agrò , poi pubblicata con il titolo, La politica, la seta, la vita nobile, i Mauro di Messina, nel volume che porta lo stesso titolo del convegno pubblicato a cura di Domenico Ligresti( C.U.E.C.M, Catania ,2005,pp.15-60).
Nel febbraio 2004 Maria Concetta Calabrese ha tenuto una relazione dal titolo Le Famiglie, le strategie ( secoli XIV-XVIII)"in un convegno tenuto a Forza d'Agrò ( 20-22 febbraio) sulla storia della Valle dell'Agrò " La Valle d'Agrò: un territorio, una storia, un destino" sotto la direzione scientifica dei proff. G. Giarrizzo ed E. Iachello.
Nel maggio 2006(22-23)ha coordinato il seminario "Le corti in Italia:Piemonte e Sicilia" svoltosi presso l'università di Catania con relazioni dei proff.Domenico Ligresti, Pierpaolo Merlin e interventi di altri studiosi.
Il 4 Dicembre 2006 la scrivente ha tenuto presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Catania in occasione della tavola rotonda,"Oggetti, uomini, idee.Percorsi multidisciplinari per la storia del collezionismo", una relazione dal titolo: Scienza e collezionismo Nel Seicento Meridionale:il caso Ruffo, pubblicata negli atti del convegno a cura di G. Giarrizzo e S.Pafumi,Pisa-Roma, Fabrizio Serra editore 2009,pp.71-86.
Il 7 giugno 2007 la scrivente a partecipato alla tavola rotonda con i proff. Enrico Iachello, Marcello Verga, in occasione della presentazione del libro di Domenico Ligresti, Sicilia aperta (secc.XV-XVII). Mobilità di uomini e di idee, nell'ambito del Colloquio italo-spagnolo Sicilia spagnola, Sicilia aperta. Nuovi orientamenti storiografici, tenuto presso la Facoltà di Scienze politiche e presso quella di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania.
Nell'ottobre 2008 ha tenuto in Spagna, ad Alcazar San Juan la relazione Devozione e potere in Sicilia in età moderna:il caso Biscari nel convegno "Nobleza hispana, Nobleza christiana:La Orden de San Juan", ora negli atti del convegno dello stesso titolo (JULCE UAM,Madrid 2009, Ediciones Polifemo,vol.1).
Nel dicembre dello stesso anno (10-12 dicembre 2008) Maria Concetta Calabrese ha presentato a Madrid una relazione dal titolo La ricomposizione del ceto dirigente messinese dopo la rivolta tra guerra di successione e restaurazione borbonica:Francesco Avarna al convegno “Centros de poder italianos en la monarquia hispanica (siglos XV-XVIII)” .La relazione è ora negli atti del convegno con lo stesso titolo a cura di J.Martinez Millàn e M.Rivero Rodriquez ,Madrid, Ediciones Polifemo 2010,vol 2,pp.931-967.
Nel maggio dell'anno 2010( 12 maggio) Maria Concetta Calabrese ha organizzato e coordinato il seminario internazionale di studi, " G.Labrot, Pittura e società nell 'Italia meridionale tra XVI e XVIII secolo"che ha visto la presenza di autorevoli studiosi italiani e stranieri in occasione della presentazione dell'ultimo lavoro di Labrot, Peinture e société a Naples:( XVIe -XVIIIe siécles)commandes,collections, marchés (Champ Vallon, 2010). Il seminario coordinato dalla dottoressa Calabrese si è articolato in una sessione presso l'Aula Magna della Facolta di Scienze Politiche di Catania e nel pomeriggio in un'altra sessione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia con un proficuo scambio tra storici del collezionismo e storici dell'arte. La Calabrese ha presentato la relazione L'inventario post-mortem di Onofrio Spadafora .
Nel settembre 2013 la Calabrese ha partecipato ad Acireale al convegno annuale SISFA una comunicazione dal titolo Tra scienza ed Astronomia in Sicilia nel Seicento: Giacomo Ruffo,visconte di Francavilla, in corso di stampa presso gli atti del convegno; il 12 ottobre 2013 la studiosa ha partecipato al convegno "Le Maioliche del Museo Farmacia di Roccavaldina e la Farmacopea in Sicilia dal Rinascimento a oggi"con una relazione dal titolo "Spezierie" a Catania nel Seicento.
Nell'aprile 2014 ha presentatio presso il convegno internazionale di Vienna Urban Communities in Europe, 1300-1650: New Social and Economic Perspectives presso the European Social Science History Conference (ESSHC) una relazione dal titolo: The making of urban identity between the 16th and 17th centuries: the example of Messina che è stato poi pubblicato in un articolo dal titolo Messina e la honra della «Palazzata» nel Seicento in «Nuova rivista storica », I, (2015), pp.159-194; nel giugno dello stesso anno 2014 la scrivente ha partecipato al meeting annuale dell'Association for Spanish and Portuguese Historical studies con una relatione dal titolo Un ministro per due regni. Leopoldo De Gregorio, marchese di Squillace, tra la Sicilia e la Spagna di Carlo III.
Nel novembre 2014 è stata invitata dal prof. Lucien Faggion presso Telemme Aix-Marseille Université nell’ambito delle giornate di studi La construction de l’autorité aux époques médiévale et moderne organisée par Laure Verdon et Lucien Faggion a tenere una relazione dal titolo La rivolta di Messina (1674-1678): una rilettura delle scelte del gruppo dirigente cittadino di cui è stato pubblicato un estratto nel sito dell’università al link http://telemme.mmsh.univ-aix.fr/edition/109571/La_revolte_de_Messine_(16741678)__Une_relecture.:
La collaborazione scientifica è continuata negli anni al punto che la Calabrese è membro associato di Telemme: UMR 7303 TELEMMe (Maison Méditerranéenne des Sciences de l'Homme).
Nel corso dell’ insegnamento di storia moderna nella primavera 2015 presso il Dipartimento di Scienze Politiche e sociali ha organizzato due seminari; nel primo la Calabrese ha presentato il volume della prof.ssa Giovanna Fiume La cacciata dei moriscos e la beatificazione di Juan de Ribera (Morcelliana, 2014) e nel secondo ha relazionato sul volume del prof. Aurelio Musi L’impero dei viceré (Il Mulino,2013); al seminario e al dibattito hanno partecipato anche i proff. Simona Laudani e Giuseppe Astuto; L’11 giugno ha tenuto presso laFaculté des Sciences humaines et des Arts di di Poitiers nell’ambito del Colloquio internazionale Reliques politiques II – Politisation des reliques (XIXe – XXe siècles organizzato da Universités de Poitiers et Limoges e Casa de Velázquez una relazione dal titolo Reliques de famille, reliques de la ville : la lettre de la Vierge de Messine che sarà pubblicata negli atti del Convegno.
Il 5 settembre 2015 Maria Concetta Calabrese ha tenuto a Padova al VII Congresso dell’AISU, Food and city nell’ambito della sezione Il palinsesto del paesaggio produttivo: dalla cultura enogastronomica storica a nuovi processi di valorizzazione identitaria una relazione dal titolo I luoghi del riso e le reti commerciali nella Sicilia moderna che sarà pubblicata negli atti.
Nello stesso 2015, nel dicembre 2015 la Calabrese ha presentato a Madrid una relazione dal titolo Francesco Del Giudice, viceroy of Sicile presso al Congreso internacional ¿ Decadencia o reconfiguración . Las monarquías de España y Portugal en el cambio de siglos (1640-1724), presso la Universidad Autónoma de Madrid, pubblicata presso gli atti del Convegno.
Nel 2016 Maria Concetta Calabrese ha pubblicato un articolo su Nuova Rivista storica dal titolo Il Gran Priore dell’Ordine di Malta e il suo servo in (Vol. C – Fas. III) e il saggio nel volume collettaneo di diversi studiosi di diverse nazionalità The career of Francesco Avarna from the Spanish domination to the Austrian empire nel volume The Transition in Europe bethween XVII and XVIII centuries. Perspectives and case studies, A. Álvarez Ossorio – C. Cremonini – E. Riva (eds), Milano, FrancoAngeli, 2016.
Il 23 maggio 2016 ha coordinato a Catania presso il Dipartimento di studi sociali e politici il seminario “Le riforme di Carlo III in Italia e Spagna “ con i proff. Giuseppe Caridi e José Luis Gómez Urdanez; Maria Concetta Calabrese è stata invitata più volte anche dallo studioso spagnolo prof. José Luis Gómez Urdáñez, cattedratico de Historia Moderna de la Universidad de La Rioja,
come visiting professor all’università de la Rioja per esempio dal 10 al 14 febbraio 2017 ha tenuto un ciclo di lezioni sul tema Nobleza y élites cortesanas italianas en la Corte de Madrid durante el siglo XVII, oltre che dal prof. Maurice Aymard alla maison de des Sciences de l'Homme di Parigi.
Nell’ottobre dello stesso 2016 ha tenuto a Siviglia una relazione dal titolo El contraste mediterráneo: Mesina, la ciudad, el puerto y los comerciantes extranjeros (1591-1678) al II Coloquio internacional andatlan, Andalucía en el mundo atlántico moderno: ciudades y redes presso la Facoltà di Geografia e Storia e il mese successivo ha presentato una relazione dal titolo al Colloque international de Nice, presso l’università di Nizza Sophia Antipolis, Mobilités, surveillance, assistance en Méditerranée (XVIe-XXIe siècles) dal titolo Mobilités en Sicile à l’époque moderne .
Nel settembre del 2017 ha coordinato con il prof. Giulio Sodano a Napoli all’interno della macrosessione Con gli occhi dello straniero. Città e viaggi di mercanti, militari, politici, diplomatici, migranti e profughi del convegno Aisu Napoli 2017 la sessione Ospiti stranieri, regnanti e diplomatici in Italia: luoghi e cerimonie e ha presentato una relazione dal titolo Tra Spagna e Francia: le cerimonie in onore di Luigi Alessandro Borbone, conte di Tolosa, a Palermo e Messina nel 1702 pubblicata online sul sito del convegno.
Dopo aver conseguito l'abilitazione a Professore di II fascia per il settore M-STO/02, dal 1/11/2018 ricopre il ruolo di Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università degli studi di Catania.
La prof. Calabrese si è interessata negli ultimi anni dell’inserimento dei genovesi in Sicilia tra Cinque e Seicento in particolare studiano i consoli liguri a Messina e a Palermo. Ha pubblicato il volume “Figli della città”. Consoli genovesi a Messina, Franco Angeli, Milano 2018 in cui ha cercato di illuminare la rete di relazioni familiari ed economiche, ma anche le rivalità di origine faziosa di cui i consoli genovesi in Sicilia e, nel caso specifico, a Messina erano al centro. Il console agiva come referente cittadino della Repubblica e della comunità della "Nazione genovese", che in lui si riconosceva, sia pure con tensioni intestine e differenze di orientamento.
L'istituto consolare costituisce un elemento di particolare interesse nello studio della costruzione dei rapporti di potere sia nelle relazioni tra Stati, sia nella formazione degli equilibri istituzionali interni allo Stato. Il consolato genovese di Messina era il perno di reti di relazione locali, ma anche di una vasta rete sovralocale che toccava i principali centri nevralgici del sistema imperiale spagnolo. All'interno di questa rete le informazioni raccolte da provenienze varie si muovevano in più direzioni, si ridefinivano e si perfezionavano grazie all'interazione tra i due livelli.
Nel novembre di quest’anno 2019 è stata visiting professor all’ università di Bielefeld dove ha tenuto lezioni sull’impero spagnolo nel Cinque e Seicento e approfondendo le dinamiche di circolazione delle élites transnazionali.
La prof. Calabrese ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali, fa parte della Commissione di Dottorato del Dipartimento di Scienze Politiche e sociali dell’Università di Catania, è stata consulente per la casa editrice Lussografica e per la C.U.E.C.M. Inoltre, è stata nominata quale componente del comitato scientifico della rivista «Cuadernos de Investigación
Histórica» de la Universidad de La Rioja.
Nel 2019 Maria Concetta Calabrese ha pubblicato il saggio “Strappazzandola di parole ... maltrattandola a più un posso...”. Una lite tra fratello e sorella nella Sicilia di fine seicento in «Estudis. Revista de Historia Moderna», 45, 2019, pp. 313-327 I giochi militari nella Sicilia spagnola in De la nobleza y della caballeria. Privilegio, poder y servicio en la articulación de la sociedad moderna, ss. XVI-XVIII, New Digital Press, 2019, E. M. García Guerra, H. Linares González, M. Perruca.
Ha pubblicato sul primo fascicolo di Nuova Rivista Storica 2020( pp. 331-370) il saggio Consoli genovesi in Sicilia. Paolo Gerolamo Pallavicini a Palermo (1650-1654),
E’ coordinatore scientifico degli “Incontri del Mediterraneo” promosso dal comune di Taormina con la collaborazione delle Università di Catania e Messina. È iscritta all’AISU e alla SISEM, sul cui portale ha scritto editoriali. E’ nel comitato scientifico di riviste spagnole e italiane.
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