SOCIOLOGIA GENERALE M - Z
Anno accademico 2018/2019 - 1° annoCrediti: 9
SSD: SPS/07 - Sociologia generale
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 162 di studio individuale, 63 di lezione frontale
Semestre: 2°
Obiettivi formativi
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali, metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui si occupa la sociologia.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni Frontali
Prerequisiti richiesti
Non si richiedono prerequisiti specifici, se non quelli normalmente associati alla preparazione acquisita con l’istruzione secondaria di secondo grado.
Frequenza lezioni
Secondo quanto previsto dal regolamento di Ateneo, la frequenza alle lezioni non è obbligatoria anche se fortemente consigliata.
Contenuti del corso
Il corso è articolato in tre parti.
Si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali, metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui si occupa la sociologia. Presenta gli strumenti di ordine teorico-concettuale e di orientamento empirico attraverso cui sviluppare le competenze necessarie a identificare i problemi che caratterizzano le società contemporanee.
Particolare attenzione viene posta, inoltre, alle principali teorizzazioni riguardanti le strutture burocratiche e al tipo di agire che in queste si realizza.
Testi di riferimento
1. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, ‘Corso di sociologia’, Il Mulino, 2012
2. M. Scuderi, (dispensa a cura di), Sviluppi post-weberiani degli studi sulla burocrazia .
3. P. DiMaggio e W. Powell, Il neoistituzionalismo nell'analisi organizzativa, ed. Comunità, Torino, 2000; pp. 88-115.
Letture integrative consigliate
Ph. Selznick, La leadership nelle organizzazioni, Franco Angeli, Milano, 1984; pp. 128-145.
P. Blau, M. Meyer, La burocrazia nella società moderna, Armando editore, Roma, 1973, pp. 65-89.
H. A. Simon, Il comportamento amministrativo, Il Mulino, Bologna, 2001; pp. 99 108, 119-140
M. Crozier, ‘La burocrazia come sistema d’organizzazione’, in F. Ferraresi, A. Spreafico, La burocrazia, Il Mulino, Bologna, 1975, pag.350-363.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | Oggetto della sociologia. Principali paradigmi. Teorie sociologiche e ricerca empirica. | Testo 1: Introduzione |
2 | Valori: definizione e mutamento. Dai valori alle norme. Classificazione e tipi di norme | Testo 1: Cap. V |
3 | Istituzioni. Dai movimenti alle istituzioni. Processo di istituzionalizzazione | Testo 1: Cap. V |
4 | Istituzioni come modelli di comportamento. Parsons e lo schema LIGA | Testo 1: Cap. V |
5 | Processo di socializzazione. La socializzazione primaria e le fasi che la caratterizzano. Costruzione dell'identità | Testo 1: Cap. VI |
6 | Socializzazione secondaria: fasi e agenzie | Testo 1: Cap. VI |
7 | Interazione sociale e relazioni sociali. Definizione di azione sociale. Weber: tipologia di azione sociale. | Testo 1: Cap. III |
8 | Gruppi sociali. Caratteristiche e proprietà strutturali dei gruppi sociali | Testo 1: Cap. III |
9 | Interazione e relazione sociale: potere e conflitto. Comportamento collettivo: panico, folla e pubblico. Differenze tra i diversi comportamenti sulla base della relazione sociale | Testo 1: Cap. III |
10 | Individui in azione: la Network analysis e le carriere morali. Goffman: ribalta e retroscena. Capitale sociale | Testo 1: Cap. III |
11 | Definizione del concetto di ‘famiglia’. Tipologie elaborate da Le Play e da Laslett. Trasformazioni e mutamenti nella struttura della famiglia. | Testo 1: cap. XVI |
12 | Tassi di nuzialità. Instabilità matrimoniale. Nuovi tipi di famiglia: unioni libere, convivenza more uxorio, convivenza pre-matrimoniale | Testo 1: cap. XVI |
13 | Religione: la fenomenologia religiosa da un punto di vista sociologico. Sacro e profano. Ordine morale e opacità del reale | Testo 1: cap. X |
14 | Classificazione delle religioni e criteri adottati . Organizzazioni religiose. Religione e struttura sociale | Testo 1: cap. X |
15 | Processo di secolarizzazione. Approcci sociologici nello studio delle fenomenologia religiosa | Testo 1: cap. X |
16 | Stratificazione sociale e definizione sociologica. Forme di diseguaglianza e stratificazione. Approccio funzionalista: Durkheim, Davis e Moore | Testo 1: cap. XI |
17 | Teorici del conflitto nello studio della stratificazione: Marx e Weber. I principali sistemi di stratificazione. | Testo 1: cap. XI |
18 | Sistemi di stratificazione: classi e criteri utilizzati per definirle. Processi di proletarizzazione e de-proletarizzazione. Povertà | Testo 1: cap. XI |
19 | Mutamento sociale e le trasformazioni dei modelli di organizzazione sociale. Trasformazioni nella sfera economica | Testo 1: cap. I - cap II |
20 | Le trasformazioni nella sfera politica. I mutamenti in ambito culturale: individualismo e razionalismo | Testo 1: cap. I - cap. II |
21 | Teorizzazioni sociologiche più rilevanti in merito al mutamento sociale: Durkheim, Toennies e Parsons | Testo 1: cap. II |
22 | Differenze tra gruppi e associazioni. Weber e il modello tipico-ideale di burocrazia | Testo 1: cap. IV |
23 | Superamento del modello weberiano. Approccio funzionalista nello studio delle strutture burocratiche | Testo 2 |
24 | Merton: critica ai postulati parsonsiani e definizione sociologica di ‘funzione’: funzioni latenti e manifeste. Conseguenze inattese | Testo 2 |
25 | Selznick: organizzazioni e istituzioni. Conseguenze inattese, cooptazione formale e sostanziale | Testo 2 |
26 | Selznick: leadership e funzioni della leadership. La teoria dello scambio di Homans e Blau. | Testo 2 |
27 | Blau: teoria dello scambio applicata allo studio delle strutture burocratiche | Testo 2 |
28 | Blau: gruppi informali. Potere informale e autorità | Testo 2 |
29 | Simon: scuola comportamentista. Decisioni e premesse decisionali | Testo 2 |
30 | Simon: razionalità limitata. La valutazione delle decisioni | Testo 2 |
31 | Crozier e Friedberg: approccio strategico e sistemico per lo studio delle strutture burocratiche. Circolo vizioso e mutamento nelle organizzazioni | Testo 2 |
32 | Neo-istituzionalismo e Isomorfismo. Nuovi modelli burocratici | Testo 2; Testo 3 - Testo 1: cap. IV |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avverrà attraverso una prova intermedia ed una finale svolte per iscritto.
Una prova di valutazione intermedia sarà effettuata alla fine dello svolgimento delle prime due parti del corso.
La prova intermedia consisterà in una prova scritta con 7 domande aperte alle quali si dovrà rispondere nell’arco di 1 ora e 30 minuti. Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della prova sarà quello di rispondere ad almeno 5 delle sette domande.
La prova finale consisterà nella valutazione della verifica intermedia svolta sulle prime due parti a cui si aggiungerà la valutazione della prova scritta contenete tre domande aperte relative all'ultima parte del corso (da svolgere nell’arco di un’ora).
Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della verifica sull'ultima parte sarà quella di rispondere ad almeno 2 delle tre domande.
L’esame finale si intenderà superato se saranno state superate enrambe le verifiche; il voto finale sarà dato dalla valutazione complessiva e non matematica della votazione conseguita nelle due prove.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
- La sociologia e le altre scienze sociali
- Il fondamento dell’ordine sociale e del mutamento: i modelli organicistici e funzionalistici
- Azione e struttura sociale: olismo e individualismo
- Legami tra teoria e ricerca empirica
- Il concetto di valore dal punto di vista sociologico
- Il processo di interiorizzazione dei valori e orientamento all’azione
- Dai valori alle norme: norme sociali, sanzioni e controllo sociale
- Problematiche collegate alla pluralità di norme
- Istituzioni e processo di istituzionalizzazione
- Schema LIGA elaborato da Parsons con particolare attenzione ai quadranti che lo compongono.
- Movimenti e Istituzioni
- Mutamento delle Istituzioni
- Processo di socializzazione primaria e processo di socializzazione secondaria e relative agenzie
- Fasi che caratterizzano la socializzazione primaria e fasi che caratterizzano quella secondaria
- In merito alla trasmissione del patrimonio culturale, cosa si intende per trasmissione delle competenze sociali di base e trasmissione delle competenze sociali specifiche
- In che modo il processo di socializzazione incide e determina la costruzione dell’identità personale e attraverso quali fasi l’identità personale diventa ‘differenziata’ e ‘specifica’
- Nel processo di formazione dell’identità definire la distinzione tra la componente di ‘identificazione’ e la componente di ‘individuazione’
- In riferimento alla continuità che caratterizza il processo di socializzazione soffermarsi sulla natura cumulativa di questo processo e sul ‘controllo’ esercitato dall’attore
- L’importanza delle sanzioni e del tipo di sanzioni nel processo di socializzazione
- Mutamento, adattamento e ridefinizione dei ruoli adulti
- Definizione e aspetti distintivi del gruppo sociale: primari/secondari, formali/informali
- Definizione del gruppo sociale in relazione alla sua dimensione e al suo grado di completezza
- In riferimento al ‘ruolo’ esporre le differenze tra gruppi totalitari e gruppi segmentali
- Con riferimento ai gruppi sociali, evidenziare le conseguenze del conflitto nel rapporto con altri gruppi
- Con riferimento alla relazione sociale, definire il concetto di potere con particolare attenzione alle definizioni datane da Weber e da Marx
- Definizione e presupposti dell’interazione sociale
- Definizione e presupposti della relazione sociale
- I comportamenti collettivi: definizione e individuazione delle differenze tra quelli più rilevanti
- Il concetto di azione sociale secondo la definizione di M. Weber. In riferimento al ‘senso’ che, secondo Weber, l’attore attribuisce alle proprie azioni specificare l’agire razionale rispetto allo scopo, al valore, l’agire tradizionale e determinato affettivamente
- La rilevanza della ‘situazione’ e della sua definizione per la comprensione della razionalità sottesa all’azione sociale
- Il potere legittimo o Autorità
- La Network Analysis e carriere morali
- Goffman: ribalta e retroscena
- Capitale sociale
- I principali tipi di famiglia descritti da Le Play e da Laslett
- Distinzione tra famiglia patriarcale e famiglia coniugale intima
- I sistemi di formazione della famiglia in Italia
- Famiglia nucleare e processo di industrializzazione
- I mutamenti avvenuti nei rapporti di coppia
- Declino della nuzialità e nascita di nuovi tipi di famiglia
- Le caratteristiche della convivenza pre-matrimoniale e caratteristiche delle famiglie di fatto o unioni libere
- La relazione tra instabilità coniugale e mutamento del diritto di famiglia; tra instabilità coniugale e tasso di attività della popolazione femminile
- Religione e approccio sociologico
- In riferimento alla definizione di religione, specificare il concetto di ‘credenze’ e di ‘trascendenza’
- Il rapporto tra sacro e profano nella religione e nella magia
- L’"esperienza del limite" e l’"esperienza del caso" come tratti fondamentali dell’esperienza religiosa
- Il problema dell’ordine morale come aspetto collegato all’esperienza religiosa
- La nascita dei movimenti religiosi: ruolo del capo carismatico, della profezia e dell’esperienza della conversione
- Processo di istituzionalizzazione dei movimenti religiosi
- Differenze tra sette, movimenti religiosi e Chiesa
- Il processo di secolarizzazione e mutamenti sociali e politici
- Criteri utilizzati per classificare da un punto di vista sociologico le religioni, con particolare attenzione a quelli adottati da Weber
- Principali interpretazioni sociologiche della religione (evoluzionista, marxista, funzionalistica e quella che vede la religione come fattore di mutamento
- Definizione di stratificazione sociale e di ‘strato’
- L’approccio funzionalista allo studio della stratificazione sociale: Davis e Moore
- Le teorie del conflitto per lo studio della stratificazione sociale: K. Marx e M. Weber e differenze nell’identificazione dei criteri utilizzati per definirla
- Il passaggio della classe ‘in sé’ a quella ‘per sé’ secondo l’orientamento marxista e fattori che ne favoriscono il passaggio.
- La multidimensionalità dell’approccio weberiano nello studio della stratificazione sociale
- Status ascritti e status acquisiti in relazione alla posizione che l’individuo ricopre nelle diverse gerarchie (istruzione, classe, ecc.). Lenski: equilibrio e squilibrio di status
- Caratteristiche principali della ‘schiavitù’, della ‘casta’, dei ceti e delle classi
- Lo schema di classificazione delle classi basato sul reddito, sulla situazione di lavoro, situazione di mercato
- L’incidenza del processo di industrializzazione nella strutturazione delle classi
- Il processo di proletarizzazione e di de-proletarizzazione
- Lo sviluppo del terziario e la proletarizzazione di questo settore
- Gli approcci culturalisti e strutturalisti in riferimento alla ‘sottoclasse’ o proletariato
- Povertà assoluta e povertà relativa: criteri utilizzati per misurarle
- Cosa si intende per mutamento sociale
- Trasformazioni che nei diversi settori dell’economia (agricoltura, commercio, artigianato) hanno determinato il passaggio da uno stato feudale ad uno moderno
- Quali sono gli aspetti che hanno favorito e determinato la nascita dell’imprenditorialità. Le origini del capitalismo secondo M. Weber
- Il concetto di sovranità, i diritti di cittadinanza, e la separazione dei poteri come presupposti per la nascita dello stato di diritto
- Il razionalismo come prospettiva culturale che ha consentito il mutamento sociale
- L’individualismo come prospettiva culturale che ha consentito il mutamento sociale
- L’individualismo e rapporto individuo-religione
- I valori di eguaglianza e libertà come presupposti dell’individualismo
- Il processo di razionalizzazione secondo Weber
- La concezione materialista, idealista nella spiegazione del mutamento sociale
- Il modello evoluzionistico nella spiegazione del mutamento sociale
- L’uso dei modelli dicotomici nella spiegazione del mutamento sociale: Durkheim, Töennies e Parsons
- La critica per "linee interne" effettuata da Merton al modello tipico-ideale weberiano di burocrazia
- L’approccio di Merton allo studio della burocrazia ed il processo attraverso cui si ‘generarno’ le conseguenze inattese
- Merton: definizione sociologica di funzione e distinzione tra funzioni latenti e funzioni manifeste
- La cooptazione formale: gli obiettivi che si propone e quando, secondo Selznick, è necessario farvi ricorso
- La cooptazione informale o sostanziale: gli obiettivi che si propone e quando, secondo Selznick, è necessario farvi ricorso
- Selznick: elementi che differenziano le organizzazioni dalle istituzioni
- Selznick: leadership e funzioni ad essa collegate
- Blau: potere formale e potere informale all’interno delle strutture burocratiche
- Perché, secondo Blau, lo studio delle strutture burocratiche consente di comprendere i sistemi sociali complessi
- Critica di Simon al funzionalismo con riferimento al ‘ruolo’
- Simon: le premesse decisionali come elemento costitutivo del processo decisionale in ambito amministrativo
- Differenza tra uomo "amministrativo" e uomo "economico"
- La razionalità limitata secondo la teorizzazione di Simon
- In che senso Simon parla di un continuum mezzi-fini in riferimento alla razionalità di una strategia d’azione
- La valutazione delle decisioni nella teorizzazione di Simon
- Crozier e Friedberg: in che senso e perché le strutture burocratiche sono soggette a continue strutturazione e destrutturazione
- Crozier: agire soggettivo, gioco e potere all’interno delle strutture burocratiche
- Crozier: concettualizzazione del potere informale all’interno delle strutture burocratiche
- Crozier: concettualizzazione di ‘circolo vizioso’ in riferimento alle strutture burocratiche
- Concettualizzazione di ‘potere’ in Weber, Crozier e Blau
- Il concetto di mutamento nelle organizzazioni secondo la prospettiva adottata da Crozier e secondo la prospettiva funzionalista
- Le conseguenze inattese secondo Merton, Selznick e Crozier
- Nell’ambito dell’approccio neo-istituzionalista, indicare perché, secondo Luhmann, bisogna passare dalle teorie fattoriali alle teorie sistemiche
- Il neo-istituzionalismo e i riferimenti all’istituzionalismo di Selznick
- Il processo di crescente isomorfismo in ambito organizzativo
- Isomorfismo istituzionale: caratteristiche e tratti distintivi rispetto a quello enunciato dalla Scuola Ecologica